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Prestiti e riscatti, ma Coulibaly&C. non resteranno a Palermo

L’esperienza di Mancuso, Henderson, Coulibaly e Traorè in rosanero è da ritenersi chiusa

Coulibaly contrastato da Borrelli in Palermo-Brescia

La linea è tracciata ed è la stessa del 2023: nessun giocatore arrivato in prestito con diritto di riscatto vedrà il Palermo esercitare l’opzione a suo favore. L’esperienza di Mancuso, Henderson, Coulibaly e Traorè in rosanero è dunque da ritenersi chiusa: il City Group avrebbe tempo fino a domani (14 giugno) per far valere il riscatto (la finestra temporale in cui si può esercitare è 12-14 giugno), ma visto l’apporto non ottimale dei quattro si andrà verso altre opzioni anche in base alle indicazioni che arriveranno da Dionisi e De Sanctis. Se per Henderson, Coulibaly e Traorè l’addio era già sicuro a fine campionato, su Mancuso si sono insinuati alcuni dubbi nel momento in cui l’ex tecnico di Empoli e Sassuolo si è insediato al Palermo: in Toscana infatti l’attuale numero 7 rosanero era stato uno dei protagonisti della corsa alla promozione e si pensava che Dionisi potesse spingere per la conferma, ma dalla società non è arrivato alcun segnale in questo senso e Mancuso nei prossimi giorni tornerà al Monza, dove ha ancora un anno di contratto; il City Group potrebbe poi tentare una rinegoziazione al ribasso, ma difficilmente sarà lui la prima scelta per un reparto offensivo che andrà rinnovato in maniera massiccia.

La finestra dal 15 al 17 giugno sarà invece quella dei controriscatti: l’unico giocatore su cui il Palermo detiene questa formula è Corona, sul quale l’Empoli non ha ancora sciolto le riserve dopo un campionato da 19 gol in Primavera. I toscani hanno tempo fino a domani per esercitare il diritto di riscatto, dopodiché i rosa avranno tre giorni per decidere se far valere l’opzione a proprio favore per una cifra vicina ai 500 mila euro: in questo caso Corona tornerebbe utile non tanto come prospetto futuro quanto come pedina di scambio per qualche operazione di mercato. In tal senso il City Group potrebbe monitorare la questione legata a Cacace, di proprietà dell’Empoli ma dal prezzo elevato: l’inserimento di Corona come parziale contropartita potrebbe abbassare il prezzo richiesto per il neozelandese (prima richiesta 4 milioni di euro).

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