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Il futuro incerto di Lucioni: ha ancora un anno di contratto col Palermo, ma potrebbe chiedere un allungamento

Le squadre pronte a garantirgli un biennale non mancano, la palla ora a passa De Sanctis

Direttore sportivo e allenatore sono stati ufficializzati, adesso per De Sanctis e Dionisi sarà tempo di pensare al Palermo da allestire per riuscire a migliorare quanto fatto nell’ultima stagione e provare a centrare la promozione. Chi la parola promozione la conosce molto bene è Lucioni, arrivato in Sicilia dal Lecce, dopo l’esperienza vittoriosa in Serie B con il Frosinone. Il futuro del centrale, 36 anni, è però tutto da decifrare.

Il suo contratto con il club di viale del Fante scadrà il prossimo anno, ma non è detto che la sua avventura con la maglia del Palermo prosegua fino al 30 giugno 2025. La sua stagione in rosanero non è certamente stata negativa, anzi nella fase iniziale del campionato il suo apporto era stato decisivo sia in termini di rendimento che di leadership. Poi l’infortunio che lo ha tenuto fermo per quasi quattro mesi, compreso il periodo più delicato del torneo, quello dopo il pari subito in rimonta sul campo delle Cremonese. Momento che rappresenta uno degli episodi chiave del cammino della formazione all’epoca allenata da Corini, che da quella gara in poi non è più riuscita a rialzarsi. Fin quando è stato a disposizione, ha formato un’ottima coppia centrale insieme a Ceccaroni, poi al rientro dallo stop avuto - la squadra non girava alla perfezione - non è riuscito a garantire lo stesso livello delle prestazioni che aveva fornito nelle prime partite con la maglia del Palermo.

Lucioni compirà 37 anni il prossimo 25 settembre ed è possibile che ragioni (e spinga) per trovare un contratto biennale o con il Palermo o con qualche altra squadra che potrebbe essere interessata ad averlo in organico e disposta a puntare su di lui fino a quando andrà per i 39 anni. Una situazione abbastanza delicata che verrà valutata nelle prossime settimane. De Sanctis e Dionisi, infatti, con tutta probabilità studieranno caso per caso, Lucioni compreso, prima di prendere delle eventuali decisioni. Possibile che tutto venga affrontato nel periodo del ritiro (che partirà il prossimo 7 luglio), in maniera tale che il tecnico si faccia un’idea più precisa e puntuale sull’organico che ha a disposizione e su cosa serve per migliorarlo ulteriormente e far compiere alla squadra un salto di qualità necessario se si vuole puntare alle prime posizioni di un campionato competitivo e equilibrato come quello della Serie B.

L’esperienza di Lucioni tornerebbe utile a prescindere, visto che può essere definito «l’uomo delle promozioni». Ma se vorrà un contratto più lungo, è possibile immaginare il suo futuro in qualche altra squadra ambiziosa. De Sanctis e Dionisi sono già al lavoro, tra i tanti nodi da sciogliere c’è anche quello relativo al numero 5 rosanero, che nella stagione appena conclusa ha collezionato 27 presente e due reti, tra l’altro entrambe importanti: la prima alla terza giornata sul campo della Reggiana, valsa il vantaggio dei rosanero, e la seconda - sempre in trasferta - contro la «sua» Ternana. Adesso bisognerà capire quale sia l’idea del centrale e cosa può dare nel prossimo campionato che attende il Palermo. La squadra deve provare ad alzare ulteriormente l’asticella: Lucioni può essere uno degli elementi importanti e dei profili esperti che possono guidare il gruppo, ma il suo futuro al momento è un rebus.

Nella foto Lucioni e Pohjanpalo nella sfida dei play-off al Penzo

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