Palermo

Venerdì 22 Novembre 2024

Palermo, il futuro nei piedi di Ranocchia: si punta su di lui per il grande salto

Filippo Ranocchia(Foto Tullio Puglia)

Il Palermo riparte da Ranocchia. Ma in quale ruolo? In un’annata in cui le ombre hanno superato le luci, una stella ha illuminato Palermo gettando ottime basi per il futuro: è quella di Ranocchia, acquistato dalla Juventus dopo un tira e molla lungo due settimane e diventato subito centrale negli schemi di gioco. Un finale in calo, con problemi fisici a condizionarne il rendimento, non addensano nubi intorno alla sua permanenza: il numero 14 sarà uno dei perni rosanero nei prossimi anni. Come visto con Brunori la scorsa estate e con Segre a gennaio, il City Group è del tutto disinteressato a fare plusvalenze: il valore di mercato di Ranocchia è cresciuto notevolmente rispetto ai 4 milioni di euro spesi in inverno, ma lui stesso è il primo a sapere quanto il Palermo voglia puntare sulla sua tecnica e intelligenza tattica. L’accordo tra club e giocatore scade nel 2028: c’è tutto il tempo del mondo (e chissà che più avanti non si parli di rinnovo) per costruire qualcosa di grande insieme, purché la 2024/25 sia l’ultima annata nel purgatorio della Serie B. Proprio l’ex Empoli sarà chiamato a trascinare i rosa come ha fatto nello scorso febbraio, con quattro gol consecutivi (contro Bari, Feralpisalò, Como e Cremonese) a far brillare gli occhi dei tifosi. Quelle sono state le uniche reti in stagione, ma pesa l’infortunio occorso nel pantano di Lecco: rientrato dopo quattro partite, con Mignani che nel frattempo aveva sostituito Corini in panchina, Ranocchia non è stato più in grado di incidere in fase realizzativa, anche per via della decisione del nuovo tecnico di arretrarne il baricentro da trequartista a mezzala. L’allenatore che il City Group sceglierà per il 2024/25 avrà tanti nodi da sciogliere e uno di questi riguarderà proprio la posizione del numero 14: ancora davanti alla difesa, dando più equilibrio in mezzo con palleggio e sacrificio, oppure alle spalle dell’attacco, assistendo i compagni in zona gol e mettendosi lui stesso in condizione di segnare. Anche a livello personale Ranocchia spera di vivere la stagione della consacrazione, dando continuità alle ottime cose fatte vedere in questa prima parte di 2024: tra agosto 2021 e dicembre 2023 aveva segnato appena due reti con le maglie di Vicenza, Monza ed Empoli (57 gare complessive), a Palermo ne ha realizzate quattro in 15 partite (play-off compresi) e chissà, senza l’infortunio al Rigamonti-Ceppi forse qualcun’altra sarebbe arrivata. La facilità con cui si è adattato agli schemi dei rosa, trovando spesso la giocata giusta nel momento giusto (ne sanno qualcosa Bari e Feralpisalò, colpite dal numero 14 nel loro momento di massimo forcing), è indicativo di come anche nel prossimo campionato tanti palloni siano destinati a transitare dai suoi piedi, con la speranza che li trasformi in gol o assist. Un aspetto su cui invece dovrà migliorare riguarda la troppa veemenza nei contrasti o nelle proteste: quattro infatti è il numero non solo delle reti ma anche delle ammonizioni, che ne hanno in parte condizionato l’apporto in campo; un aspetto che, in una stagione da 38 o più partite, non va trascurato.

leggi l'articolo completo