Attacco da ridisegnare. Il Palermo della prossima stagione avrà un reparto offensivo tutto nuovo. Non che i numeri del campionato siano stati deludenti, anzi tutt’altro considerato che gli attaccanti hanno realizzato 33 gol sui 62 segnati dell’intera rosa: numeri che hanno fatto della formazione rosanero la terza squadra per reti messe a segno di tutta la Serie B. Piuttosto, la questione riguarda le scelte che la società di viale del Fante sembra intenzionata a prendere.
Partendo da Brunori, leader, capitano e trascinatore del Palermo negli ultimi tre anni, la situazione sembra essere piuttosto ingarbugliata e di difficile lettura. Il numero 9 rosanero ha realizzato 66 gol da quando è in Sicilia. Prima ha permesso al Palermo di conquistare a suon di gol prima la promozione dalla C alla B e poi si è fatto carico del reparto offensivo per due anni, mettendo a segno 20 reti (3 in Coppa Italia) due stagioni fa e 17 quest’anno. Dati che fanno di Brunori il secondo miglior cannoniere della storia del Palermo. Il suo futuro è in bilico e non è detto che il prossimo anno sarà lui a guidare l’attacco rosanero. Non perché il suo contratto sia in scadenza (accordo fino al 2027), ma perché è probabile che qualche formazione di Serie A potrebbe essere interessata al capitano, dandogli così la possibilità di misurarsi con la massima serie. Ovviamente, nulla è ancora deciso, ma la sensazione è quella che la sua posizione non sia più così certa.
Discorso diverso per Insigne, che nel finale di stagione con Mignani era tornato a trovare più spazio, cosa che non accadeva praticamente da inizio stagione. Il suo bilancio al primo anno con i rosanero è di soli due gol, ma il contributo che ci si aspettava da lui era sicuramente maggiore. Il suo contratto scadrà fra due stagioni, ma è da tenere fortemente in considerazione la possibilità di una sua partenza, anche se bisognerà ovviamente prima capire che tipo di idea avrà il nuovo allenatore che siederà sulla panchina del Palermo.
Coloro che, invece, quasi sicuramente faranno ancora parte del progetto rosanero sono Di Francesco e Di Mariano: il primo - cinque gol messi a segno - non è riuscito ad esprimere il massimo delle sue potenzialità, il secondo, che è di Palermo, invece si è fatto sempre apprezzare per grandissimo spirito di sacrificio e adattamento, oltre ad avere un attaccamento alla maglia particolare. A entrambi nella prossima stagione sarà chiesto sicuramente qualcosa in più in termini di giocate decisivi e anche gol.
Capitolo a parte meritano Mancuso, Soleri e Traorè. L’ex Monza, arrivato questa estate in prestito dal club brianzolo, si è fatto apprezzare per la sua duttilità, ma difficilmente il Palermo proverà a confermarlo. Soleri è stato già in due occasioni vicino a lasciare la Sicilia (la scorsa estate e lo scorso gennaio), cosa che probabilmente avverrà in questa finestra di mercato, considerato che il numero 27 rosanero ha voglia di giocare con più continuità. Infine, non verrà esercitato il diritto di riscatto che il club di viale del Fante vanta nei confronti di Traorè, considerati eccessivi i dieci milioni richiesti dal Milan, visto anche che il ragazzo è apparso parecchio acerbo. A conti fatti, quindi, il Palermo potrebbe dover ricostruire completamente la sua batteria di attaccanti (su sette cinque potrebbero andare via), ma parecchio inciderà il futuro di Brunori.
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