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Vittoria e rilancio o nuova crisi, il bivio del Palermo che sfida lo Spezia: le probabili formazioni

Un successo blinderebbe il sesto posto e darebbe fiducia per il rush finale. Rientra Ranocchia dal primo minuto

Quattro giorni dopo essere tornato alla dura realtà, instillando anche nella mente dei fans più ottimisti il timore che questa squadra non riuscirebbe a cambiarla neppure Pep Guardiola, il Palermo si presenta oggi (primo maggio, stadio Alberto Picco, calcio d'inizio alle 15) sul campo dello Spezia col preciso compito di smentire tutti gli infausti presagi espressi dalla gara contro la Reggiana. Per convincere anzitutto se stesso che la stagione non è ancora finita, che in fondo contro gli emiliani la sconfitta è arrivata solo in seguito a due palle inattive, che con un po’ di attenzione in più e con qualche piccolo accorgimento tattico si possono nascondere le criticità dell’organico.

Non abbiamo certezze, ma l’accorgimento tattico che oggi Mignani dovrebbe proporre sul campo dello Spezia è l’impiego di Di Francesco in posizione più avanzata, qualcuno potrebbe definirlo seconda punta, altri (e crediamo sia preferibile) da secondo trequartista, al fianco di Ranocchia che dovrebbe avere ritrovato il passo per un’intera gara. Insomma il Palermo potrebbe adottare uno schieramento speculare a quello dello Spezia, un «3-5-2» (ma come detto sarebbe meglio parlare di «3-4-2-1») con cui provare a tenere il pallino del gioco grazie a un palleggiatore in più al posto di una punta vera, come è stato Mancuso in queste prime quattro gare. Un cambio quasi imposto dalla necessità di garantire una maglia da titolare a Ranocchia e Di Francesco, ma anche dal modesto rendimento di Mancuso in queste quattro gare, in cui Mignani gli ha dato grande fiducia, preferendolo anche al beniamino locale Soleri. Una soluzione tattica che infine troverebbe spiegazioni nel fatto che Mignani non vuole rinunciare alla difesa a tre, a quella zona «comfort» a cui ha spesso accennato, nella convinzione che in questo momento il Palermo anzitutto non deve prendere gol, tanto più contro il peggiore attacco del campionato qual è quello dello Spezia. Può anche pareggiare, ma non deve perdere per non compromettere quel briciolo di fiducia e di autostima che è rimasto.

La gara di questo pomeriggio non sarà facile. Basta guardare la classifica dello Spezia per capire che la squadra di D’Angelo (l’allenatore nel mirino del Palermo prima di Corini, che molto bene aveva fatto a Pisa) oggi si gioca un bel pezzo di salvezza. Se il campionato finisse oggi, giocherebbe i play-out contro la Ternana, rischiando la seconda retrocessione in appena dodici mesi. Dunque, oggi la differenza di motivazioni in campo sarà notevole: da una parte lo Spezia disperato, dall’altra il Palermo che fa disperare i propri fans ma che non rischia nulla e che comunque un posto nei play-off alla fine dovrebbe conservarlo, già oggi potrebbe arrivare la matematica certezza degli spareggi con due giornate di anticipo. Quanto peserà questa differenza di motivazioni non è facile capirlo, di certo lo Spezia sta lottando con tutte le proprie forse per rimediare a un girone di andata disastroso, ha perso una sola volta nelle ultime otto giornate, non segna mai ma ha subito meno reti del Palermo, sul proprio «fortino» (stadio piccolo con erba sintetica mista a quella naturale) ha perso cinque volte, meno dei rosanero e quanto la Cremonese.

Non sarà una «passeggiata» come non lo fu all’andata, quando Stulac evitò al Barbera la sconfitta con quella punizione all’ultimo secondo di recupero. E in cuor nostro pensiamo che l’obiettivo resti quello di muovere la classifica evitando crolli emotivi, anche tra i fans. Ma non lo sarà neppure domenica contro l’Ascoli e non saranno «passeggiate» di salute i possibili play-off.

Nulla a questo punto sarà facile per una squadra mai davvero convincente ma fino a una parte del campionato tenuta in piedi dalle invenzioni dei propri singoli, anche dai gol di Segre che oggi dovrebbe tornare titolare dopo tre panchine. A gennaio l’inserimento di Filippo Ranocchia aiutò a superare un momento delicato, oggi il suo rientro a tempo pieno potrebbe aiutare Mignani a trovare nuove soluzioni per dare un senso a questo finale di stagione. Bisogna aggrapparsi a tutto per farsi coraggio e tenere accesa la fiammella della speranza.

Le probabili formazioni

SPEZIA (3-4-2-1): Zoet; Mateju, Hristov, Nikolau; Elia, S. Esposito, Nagy, Reca; Verde, Di Serio; Falcinelli.

PALERMO (3-5-2): Pigliacelli; Diakité, Lucioni, Ceccaroni; Buttaro, Segre, Gomes, Ranocchia, Lund; Brunori, Di Francesco

Nella foto di Tullio Puglia, duello Lucioni-Reca durante la gara d'andata fra Palermo e Spezia

 

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