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Ricche di gol, ma avare di punti: così le trasferte del Palermo nel 2024

Archiviato il doppio turno casalingo con un bilancio horror di appena un punto sui 6 disponibili, il Palermo si gioca lontano dal Barbera le ultime carte per avere una dimensione più chiara delle sue reali possibilità ai play-off. La Spezia sarà il primo banco di prova, seguito dopo nove giorni da Bolzano e con in mezzo la sfida con l’Ascoli in viale del Fante: per Mignani sarebbe fondamentale chiudere il campionato vincendone tre su tre, ma bisognerà invertire un trend in trasferta che nel 2024 è stato piuttosto mediocre e che, in caso di conferma del sesto posto e vittoria al primo turno play-off, vedrà Brunori e compagni impegnati in un’eventuale semifinale di ritorno fuori casa.

Nel nuovo anno i rosa hanno raccolto appena 9 punti in otto gare esterne, con due successi (di misura contro i fanalini di coda Feralpisalò e Lecco), tre pareggi (Catanzaro, Cremonese e Cosenza) e altrettante sconfitte (Cittadella, Brescia e Pisa): numeri poco incoraggianti se si aspira ad andare in Serie A, ma al San Vito – Marulla sono emersi sprazzi di solidità difensiva e imprevedibilità offensiva poi confermati solo in parte nelle sfide al Barbera con Parma e Reggiana. Quella del Rigamonti-Ceppi è anche l’unica vittoria del Palermo negli ultimi due mesi, ottenuta peraltro tra mille peripezie contro un avversario già vicino alla retrocessione: stavolta, contro uno Spezia in piena corsa per la salvezza e capace di imporre lo 0-0 a due inseguitrici ravvicinate dei rosa come Sampdoria e Brescia, servirà un’attenzione decisamente maggiore.

Al Picco il Palermo sarà chiamato innanzitutto a confermare la vena realizzativa fuori casa: il gol non è arrivato solo in tre partite su 17 (Bari, Sampdoria e Cittadella), mentre nelle altre 14 sono state messe a segno 28 reti, che fanno dei rosa il secondo miglior attacco della Serie B (primo il Parma con 30). Il problema sorge nel trasformare le marcature in vittorie: in tutto sono sei, quattro delle quali tra agosto e ottobre. La principale difficoltà di Brunori e compagni, come emerso spesso anche nelle gare casalinghe, riguarda la gestione del vantaggio: sono ben sette le occasioni in cui gli avversari hanno rimontato, con cinque pareggi (Ternana, Parma, Como, Cremonese e Cosenza) e due sconfitte (Brescia e Pisa, entrambe con 4 reti sul groppone). Tale scenario va ricollegato a una fase difensiva disfunzionale: i 25 gol subiti in trasferta, peggior dato tra le squadre di vertice, sono spesso arrivati in seguito a errori individuali o amnesie collettive, specialmente sui calci piazzati.

A testare lo stato di salute tattico e psicologico dei rosa sarà uno Spezia che, al netto di una classifica tuttora pericolante (ad oggi sarebbe salvo grazie al maggior numero di punti conquistati rispetto ad Ascoli e Ternana, anche loro a quota 37), in casa sembra aver rimesso le cose a posto: negli ultimi tre mesi al Picco è passata solo la Feralpisalò, mentre nelle altre partite sono arrivati tre pareggi e altrettante vittorie. Di fronte a tutto ciò vi è però una difficoltà evidente a mantenere la porta inviolata, con il derby contro la Sampdoria unica gara interna del 2024 senza subire gol: toccherà al Palermo approfittare di questa instabilità, cercando di trasformare le delusioni precedenti in una vittoria che negli ultimi due mesi è arrivata solo una volta. I guai dello Spezia riguardano anche la fase offensiva: la rete manca da 347’ (momentaneo 1-0 di Hristov contro il Lecco) e sarà fondamentale che non siano proprio i rosa a interrompere questo trend.

Nella foto di Tullio Puglia il gol di Nedelcearu a Lecco

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