Nessun cambio modulo o grandi rivoluzioni nel Palermo di domani, primo maggio, sul campo dello Spezia. Mignani è intenzionato ad andare avanti con la linea intrapresa quattro partite fa, fin dal suo arrivo in rosanero: proseguire con il 3-5-2, con un Palermo compatto e solido. Elementi, questi due, che non sono emersi per l’intera gara contro la Reggiana, ma che l’allenatore rosanero vuole tirar fuori attraverso il lavoro giornaliero e l’aumento della sua conoscenza della squadra. È chiaro che dopo i progressi visti nel corso delle prime tre gare con Mignani in panchina, con la Reggiana ci sia stato un passo indietro, che incide sì poco nell’ottica della classifica ma pesa da punto di vista del morale, considerato che i rosanero non sono riusciti ad vere la meglio contro una formazione che era reduce da tre sconfitte di fila.
Con lo Spezia, quindi, una doppia necessità: quella di tornare al successo per blindare il sesto posto e quella di tornare sulla strada che aveva portato Brunori e compagni ad ottenere un buon pari contro il Parma, attraverso una partita giocata - per larghi tratti - in maniera decisa e incisiva. Ago della bilancia potrebbe essere Ranocchia che nell’ultima sfida contro gli emiliani ha ritrovato il campo, seppur a gara in corso. Nella trasferta ligure, quindi, è probabile che Mignani lo lanci dal primo minuto, anche se non è chiaro in quale esatta posizione verrà schierato il numero 14 ex Juventus e Empoli.
Le ipotesi sono due, partendo da quella più semplice è possibile che l’allenatore rosanero schieri Ranocchia al posto di Henderson in una linea a due come mezzala di costruzione, al fianco di Gomes che avrà sempre il compito di proteggere la difesa e provare a recuperare più palloni possibili in mezzo al campo. Qualora la scelta dovesse essere questa, chiaramente, il resto della squadra con tutta probabilità andrebbe a restare invariata. Discorso diverso, invece, se il tecnico del Palermo dovesse scegliere di posizionare l’ex Empoli qualche metro più avanti, quindi nella posizione fin qui occupata da Di Francesco. In questo caso, al netto del fatto che in questo momento sarebbe impossibile pensare di privarsi del numero 17 rosanero, a farne le spese potrebbe essere Mancuso. Di Francesco, infatti, potrebbe essere piazzaato al fianco di Brunori e vicino a Ranocchia, una condizione che consentirebbe ai due giocatori con maggiore qualità di poter dialogare e provare a imbeccare il bomber e capitano, autore in questo campionato di 16 reti fin qui. Ovviamente, non è da escludere, ma è la possibilità più remota, che Mignani opti nuovamente per far partire dalla panchina Ranocchia. In questo caso, potrebbe anche riprendersi il posto in squadra Segre, a scapito di Henderson.
Tra i possibili ballottaggi di formazione anche quello relativo alla difesa, dove Nedelcearu si è fatto trovare pronto quando chiamato in causa e dovrebbe essere confermato ancora, ma chiaramente scalpita per una maglia anche Ceccaroni, che dopo aver vissuto una stagione da titolare nelle due gare è finito in panchina. Mignani studia il miglior undici possibile per far tornare il Palermo al successo.
Probabile formazione (3-5-2): Pigliacelli; Diakité, Lucioni, Nedelcearu; Buttaro, Segre, Gomes, Ranocchia, Lund; Di Francesco, Brunori
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