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Palermo, assolti dopo 8 anni allenatori e dirigenti di Fincantieri e Carini: entrarono in campo per sedare la rissa

Il presunto mancato cartellino rosso dopo un fallo fece salire la tensione nel campo dell'Acquasanta

Un pallone da calcio

Il giudice monocratico del tribunale di Palermo Michelangelo Calderone ha assolto perché il fatto non sussiste allenatori e dirigenti delle squadre della Fincantieri e della Città di Carini che erano a processo per una rissa scoppiata in campo durante un incontro di calcio. La gara si disputò l’11 novembre del 2016 tra le due squadre appaiate al vertice. Il presunto mancato cartellino rosso dopo un fallo scatenò gli scontri nel campo dell'Acquasanta.

Fu necessario l’intervento della polizia per riportare la calma. I dirigenti e gli allenatori Antonino Mancuso, Vincenzo Porretto, Giuseppe Lo Piccolo e Francesco Piscitello, difesi dagli avvocati Giovanni Castronovo, Antonino Giampino e Laura Milazzo, hanno sostenuto che entrarono in campo per riportare la calma, come è emerso da un video allegato agli atti del processo. Il giudice ha accolto le tesi dei difensori e assolto gli imputati perché il fatto non sussiste.

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