Per fortuna non c’è molto tempo per pensare, perché domani (27 febbraio) si torna in campo contro la Ternana. Ma è ovvio che il Palermo deve resettare, dimenticare quanto è successo a Cremona e... vincere. Solo così quel pareggio può assumere una valenza diversa, altrimenti si aggiungerà un’altra pagina al libro dei rimpianti, che già ne contiene parecchie. Da Parma a Como, fino a Cremona: troppi i punti regalati alle altre big in lotta per la Serie A. Se fosse maturato in un altro modo, un pareggio allo Zini sarebbe stato benedetto. Per come è arrivato, invece, «puzza» di sconfitta. Due gol avanti e un uomo in più sono un lusso per pochi in novanta minuti, eppure il Palermo è riuscito a sprecare tanto ben di Dio con un inizio di ripresa choc. E siccome in passato era già capitato altre volte, c’è da capire cosa succede nell’intervallo. Corini qualcosa l’ha detta nel post partita di Cremona, magari aggiungerà altro oggi, quando parlerà della sfida di domani con la Ternana. Che, vuoi o non vuoi, diventa la più importante di questo mini tour de force che porta all’ultima sosta del campionato. La Ternana dirà se il Palermo ha la tenuta mentale giusta e se, dunque, il pareggio-beffa di Cremona non ha lasciato strascichi. La partita è scivolosa, perché dall’altra parte c’è una squadra che lotta per la salvezza e che verrà al Barbera con l’obiettivo di prendersi un punto. Il Palermo queste partite non le ama, però bisogna vincere. In primis per cancellare l’ultima beffa, poi perché è solo così che si può restare attaccati al treno della promozione diretta. Il secondo posto è a due punti, davanti non ci sono Frecciarossa e da qui alla fine restano solo due scontri diretti in casa con Venezia e Parma. Il sogno, quindi, passa da queste sfide con le «piccole» che il Palermo in passato ha sofferto parecchio. Battere la Ternana sarebbe anche di buon auspicio in vista della doppia trasferta con Brescia e Lecco. Mentre i rosa affronteranno le due lombarde, ci saranno un paio di scontri diretti (Como-Venezia e Cremonese-Como). Insomma, nei prossimi 270’ il Palermo si gioca tanto. La speranza è che quel pari di Cremona non diventi zavorra.