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Palermo, porta inviolata dopo 10 giornate: la difesa dà segnali di risveglio

Nelle ultime 11 partite la squadra di Corini aveva subito 19 reti: contro il Bari si interrompe un dato che stava diventando preoccupante

Lucioni impegnato contro il Cittadella al Barbera (foto di Tullio Puglia)

Dopo 10 giornate, il Palermo ha chiuso di nuovo la sua porta. Contro il Bari Pigliacelli ha mantenuto la rete inviolata come non accadeva dall’8 novembre, giorno in cui i rosanero ebbero la meglio sul Brescia col risultato di 1-0, al Barbera. Era il recupero della seconda giornata di campionato. Da allora, i siciliani però non hanno più avuto equilibrio. Nelle successive 11 partite, hanno subito infatti ben 19 gol e per 7 volte consecutive almeno 2 gol a gara. Nonostante i dati impietosi in difesa, la squadra di Corini ha però galleggiato sempre in zona playoff grazie allo straordinario rendimento dell’attacco, che ha spesso colmato le amnesie del quartetto arretrato.

Negli ultimi 11 incontri, infatti, il Palermo è stato capace di segnare ben 22 gol, rimanendo a secco soltanto al Tombolato di Cittadella (2-0). Corini in conferenza stampa aveva più volte sottolineato la necessità di trovare equilibrio, al netto dei numeri importanti in zona offensiva. Dalla gara contro il Catanzaro, il miglioramento è stato netto. È vero infatti che il Palermo ha subito gol anche in quella occasione, ma i calabresi hanno creato poco o nulla nell’arco dei 95 minuti. La rete di Biasci, tra l’altro, era arrivata solo dopo alcuni rimpalli sfortunati all’interno dell’area di rigore. In totale, la squadra di Vivarini ha calciato 12 volte ma solo una nello specchio della porta, mentre 3 erano state le conclusioni in grado di impensierire Fulignati. Una gara che con un po’ di cattiveria in più poteva essere pure portata a casa dai siciliani, ordinati ma poco lucidi sotto porta. Contro il Bari, è arrivata invece la consacrazione della difesa, visto che il Palermo non ha subito gol e rischiato poco o nulla. I pugliesi erano stati pericolosi in due sole occasioni e da palla inattiva. In generale, i rosanero hanno sofferto solo nei primi 10 minuti del secondo tempo. Poi è stato un dominio in lungo e in largo, dal punto di vista tecnico e tattico.

È presto per dire che anche dietro il Palermo abbia trovato la quadra, ma i segnali delle ultime due gare sono certamente incoraggianti. Segre aveva messo il lucchetto al match con la rete del 3-0, ma Corini continuava ad urlare ai suoi ragazzi con un solo e unico obiettivo: non prendere gol. E quando anche la rete di Matino è stata annullata, il bresciano ha potuto esultare come se la sua squadra avesse segnato. Mentalità, condivisione e consapevolezza, il Palermo è sulla strada giusta e adesso anche la difesa funziona.

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