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Svantaggio e rimonta fallita: per il Palermo tornano i fantasmi di un anno fa

Sono già quattro le partite in cui i rosanero sono andati sotto da inizio campionato, l’unico ribaltone al Barbera con il Südtirol

Matteo Brunori controllato da Facundo Gonzalez (foto di Tullio Puglia)

Il momento di crisi che sta attraversando il Palermo è figlio di tante situazioni negative che inesorabilmente non fanno altro che fotografare perfettamente il periodo negativo della squadra di Corini. Una di queste è l’incapacità di rimontare da una situazione di svantaggio. Quest’anno, infatti, sono state già 4 le partite in cui la squadra rosanero ha dovuto rincorrere gli avversari nel punteggio, riuscendo a ribaltare la gara solo una volta.

La questione «remuntada», infatti, per il Palermo sta diventando una sorta di limite di difficile risoluzione, nonostante inizialmente sembrava quasi un fattore dimenticato e che era stato archiviato tra le tante cose meno positive della passata stagione. Ebbene sì, perché quello delle mancate rimonte è un tallone d’Achille che i ragazzi di Corini si trascinano dall’anno scorso e che con la nuova annata speravano di aver serenamente dimenticato. Il dato che era uscito dalla stagione 2022/23 era alquanto inquietante e faceva capire alla perfezione come Brunori e compagni non erano in grado di controbattere a partita in corso. Sulle 38 partite della passata stagione, infatti, per ben 17 volte il Palermo è andato in svantaggio, dovendo per forza di cose cambiare il proprio piano partita per provare a recuperare nel punteggio. In queste 17 occasioni, solamente una volta la squadra di Corini è riuscita a vincere, il 17 marzo contro il Modena che per ben due volte si era portata in vantaggio prima di capitolare per 5-2. Poi solamente 5 pareggi e ben 11 sconfitte per un totale, quindi, 8 punti. A fine campionato il Palermo si è classificato al settimo posto come squadra peggiore per punti ottenuti in situazione di svantaggio, dato negativo che ha sicuramente influito nell’economia finale dei punti in classifica.

E quest’anno? La situazione sembrava totalmente diversa. Innanzitutto perché il Palermo nelle prime quattro partite giocate è riuscito a non passare mai in svantaggio, riuscendo addirittura a mantenere inviolata la propria porta in ben tre occasioni. Contro il Cosenza la prima volta in cui i rosa hanno subito gol prima di farlo, seppur in un modo non preventivabile e di difficile rimonta visto che l’eurogol di Canotto era arrivato oltre il novantesimo. Contro il Südtirol, invece, altra partita in cui i ragazzi di Corini si sono ritrovati costretti a inseguire, questa volta la rete di Ciervo (anch’egli autore di un gol di pregevole fattura). In quel caso, però, il Palermo è riuscito con grande forza d’animo a ribaltare il risultato grazie alle reti di due difensori, Ceccaroni e Aurelio, ottenendo l’intera posta in palio.

Alla terza gara da situazione di svantaggio, quella casalinga contro lo Spezia, il Palermo ha dovuto addirittura rincorrere un doppio gap di distanza che, tuttavia, è riuscito a colmare grazie alle realizzazioni di Mancuso e Stulac, l’autore della magistrale punizione al 104’ minuto. Contro la Sampdoria, infine, ultimo incontro in ordine cronologico in cui i rosanero si sono trovati sotto nel punteggio con ancora un intero tempo da giocare a propria disposizione per tentare quantomeno di trovare il pareggio. Impresa che, tuttavia, si è fermata sui guantoni di Stankovic.

In alto Matteo Brunori controllato da Facundo Gonzalez (foto di Tullio Puglia)

 

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