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Matteo Messina Denaro e quel Palermo-Sampdoria del 2010 passato allo stadio tra i tifosi

Tra i 35.872 tifosi presenti quel giorno al Renzo Barbera c'era anche il boss latitante, che si mimetizzò tra i presenti

È morto questa mattina Matteo Messina Denaro, il boss arrestato a gennaio scorso dopo una latitanza di 30 anni. Dal 2020 era stato colpito da un tumore e si è spento oggi all’ospedale de l’Aquila, dove era finito in coma irreversibile. Trent’anni nascosto in giro per la Sicilia, e non solo. Ciò che forse non tutti sanno è che il boss di Cosa Nostra passò anche 90 minuti a guardare il Palermo allo stadio.

Era il 9 maggio del 2010. Al Renzo Barbera si giocava Palermo-Sampdoria, un match cruciale per la qualificazione in Champions League. Tra i 35.872 tifosi siciliani e non c’era anche Matteo Messina Denaro: il boss si era camuffato tra i sostenitori palermitani per incontrare i suoi affiliati. Utilizzò una maglietta rosanero addosso per mimetizzarsi tra la folla. Nessuno si accorse di niente.

Era già latitante all’epoca dei fatti, da circa 17 anni. La sfida terminò 1-1 con gol di Pazzini e Miccoli. I due numeri 10, entrambi su calcio di rigore. Alla coppa europea più importante e prestigiosa al mondo, si qualificò alla fine la Sampdoria, che ebbe la meglio sulla Roma all’ultima giornata. Era il Palermo di Delio Rossi e la Sampdoria di Luigi Del Neri. In campo, gente del calibro di Kjaer, Miccoli, Cavani, Pazzini e Cassano.

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