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Palermo, Rinaudo: «Tifosi, meritate solo una cosa, la Serie A. E faremo di tutto per regalarvi questo sogno»

Il direttore sulla strategia di mercato: «Ci siamo mossi in due direzioni. Abbiamo preso giocatori che hanno vinto la Serie B e messo dentro giovani di grande prospettiva. Qualcuno ha preferito noi alla Serie A»

“Per vincere il campionato non basta avere una squadra importante ma unità d'intenti tra giocatori, società e tifosi". Parola di Leandro Rinaudo, direttore sportivo del Palermo. Serve altro, dunque, al di là della qualità in campo. Ma le operazioni di mercato meritano un voto alto in pagella: “Ci siamo mossi in due direzioni: abbiamo preso giocatori che hanno vinto la Serie B e messo dentro giocatori giovani di grande prospettiva che potessero dare una mano fin da subito. Ci riteniamo soddisfatti anche considerando la concorrenza delle altre squadre".

E in tanti hanno rifiutato anche la serie A: “Giocatori come Di Francesco, Coulibaly ed Henderson hanno preferito noi al massimo campionato italiano. Questo a conferma di quanto Palermo sia una piazza ambita – ha ammesso il direttore – e di come City Football Group sia un’attrazione”. Un lavoro meticoloso cominciato ancor prima che finisse la scorsa stagione. Trattative difficile, alcune, come quella che ha portato nel capoluogo Kristoffer Lund: “Per Lund abbiamo dovuto aspettare perché era impegnato con la sua squadra in partite di qualificazione. Lui per noi è sempre stato la prima scelta e noi per lui, abbiamo deciso quindi di attendere. Peda – ha aggiunto – è arrivato alla fine, l’ultimo giorno di mercato. Rimarrà alla Spal ma sarà un valore aggiunto nel Palermo del futuro”.

Nuovi innesti e conferme importanti, Rinaudo ha spiegato la sua strategia: “Da Pigliacelli e Brunori sono giocatori che sono stati determinanti negli anni passati, sono stati importanti anche nell'inserimento dei nuovi e abbiamo deciso di continuare con loro. Abbiamo la consapevolezza di avere un obiettivo importante da raggiungere – ha detto -. Lo vediamo anche dai piccoli gesti, per me questo è un grande segnale. Credo che possiamo diventare ancora più forti".

Ai microfoni ufficiali del club, Rinaudo si è speso con parole al miele anche per Eugenio Corini: “Ho avuto la fortuna di giocare a Palermo con lui, già ai tempi era un grande uomo. Sta dimostrando e continuando al meglio il suo percorso di vita e professionale. Parliamo di un grande lavoratore e un professionista esemplare, sia lui che tutto lo staff che ha a disposizione e tutte le persone che lavorano nel Palermo. Ha meritato la fiducia, so quanto tiene alla città e quanto ai suoi tifosi. Darà il massimo per ottenere l'obiettivo comune".

Emozionato, il direttore sportivo ha parlato anche dell’importanza dei tifosi, promettendo loro massimo impegno per un grande sogno: “Poter contare sull'apporto dei nostri tifosi è sempre qualcosa di speciale. Anche quest'anno lo stanno dimostrando, con 12mila abbonati e 23.000 tifosi alla prima giornata. Per me è un'emozione incredibile, fin da quando ero bambino, da calciatore prima e da dirigente adesso, ma soprattutto da tifoso del Palermo. Questa è una piazza unica in Italia, lo dimostrano i tifosi che ci seguono in giro per la Penisola. Questi tifosi meritano solo una cosa: la serie A. E lavoreremo sodo per regalare loro questo sogno bellissimo".

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