Il Palermo torna da Pisa con il rammarico di non aver portato a casa l’intera posta in palio al termine di un match che i rosanero avrebbero potuto chiudere già nella prima frazione. Tra i migliori in campo Francesco Di Mariano che s’è sbloccata dopo un intero girone, visto che l’unico gol l’aveva messo a segno all’andata proprio contro il Pisa. «Ci dispiace moltissimo, per come era finito il primo tempo sicuramente meritavamo di stare almeno due o tre gol avanti contro una squadra molto forte - osserva il picciotto -. Venire qui e fare una partita di personalità è stato molto importante per il nostro cammino e ci dispiace non aver portato questa vittoria a casa, ma purtroppo nel calcio capita. Sibilli ha trovato un grandissimo gol, un episodio che è andato a nostro sfavore. Ci portiamo a casa questo punto e cerchiamo di guardare avanti».
Di Mariano ha avuto una settimana molto particolare con la nascita di Isabel, festeggiata nel migliore dei modi con il gol, anche in risposta a un momento non del tutto positivo da un punto di vista calcistico. «Sicuramente questo gol lo voglio dedicare a mia figlia Isabel - dice -. Poi per quanto riguarda la fiducia io non ho mai smesso di credere nelle mie qualità, il tecnico non mi ha mai fatto mancare il suo apporto, la sua stima. Io sono qua a disposizione per lui, per la squadra, per la società. L’importante è che quando io gioco dia tutto me stesso, poi a volte le cose possono riuscire e altre volte no».
Tanto rammarico e una pratica che va archiviata subito, la testa adesso va al Cittadella, altra trasferta molto insidiosa: «Diciamo che nel girone di ritorno è sempre più difficile, è sempre più complicato fare punti perché le squadre ti conoscono meglio rispetto all’andata. Sicuramente – ammette Di Mariano – andiamo a giocare in un campo difficile perché conosciamo il Cittadella e sappiamo che squadra è. Non dobbiamo abbassare la guardia, cercare di imporre il nostro gioco e cercare di andare a vincere anche lì». Infine, un cenno al rigore sbagliato da capitan Brunori, certamente in un periodo di forma non del tutto eccezionale e con il quarto errore dal dischetto. «Matteo ha sbagliato il rigore e poi io ho fatto gol , quindi ognuno colma quelle lacune quando un compagno sbaglia. Noi siamo vicini a Matteo – ci tiene a sottolineare il numero 10 del Palermo – sappiamo che lui sa calciare i rigori, abbiamo pienissima fiducia in lui. Può capitare, sono annate. A volte le butti dentro tutte, a volte no. Come io stesso potevo fare il 2-0. Non vogliamo cercare il pelo nell’uovo, siamo vicini al nostro capitano».
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