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Ecco perché l'esclusione del Catania dal campionato ha penalizzato il Palermo

Il tecnico del Palermo, Silvio Baldini (foto Tullio Puglia)

I numeri non mentono e dicono che l'esclusione del Catania ha penalizzato il Palermo. Essere o non essere penalizzati dal fallimento della società etnea a sole tre giornate dal termine del campionato? Il parere dei tifosi è molto altalenante e sui social si è letto un po’ di tutto.

Col senno di poi e con i numeri alla mano, lo stop forzato alla squadra di Baldini sembra aver danneggiato i rosanero, se non in maniera assoluta, quantomeno relativamente al terzo posto. Se si analizza la classifica dal momento dell’esclusione del club etneo ad adesso, a soli 90 minuti dalla fine della stagione regolare ci si accorge di alcuni dati.

Concentrandosi prevalentemente sulle squadre interessate alle prime posizioni: il Bari ha perso 4 punti così come il Catanzaro. Un punto tolto all’Avellino, 6 al Monopoli e nessuno al Palermo visto che aveva perso il derby di andata.

Ma tutte le squadre avevano disputato sia l’andata che il ritorno tranne il Palermo che si è dovuto fermare sabato scorso (era in programma proprio il derby).

Scatta il sospetto che lo stop agli etnei abbia sfavorito i rosanero: se il Catania fosse ancora dentro la competizione la classifica reciterebbe Bari 79, Catanzaro 68, Avellino 65, Palermo 63, Monopoli 62. Ma al Palermo andrebbero aggiunti i punti del derby ed ammesso che Baldini e i suoi avessero vinto il derby, sarebbero terzi con 66 puti e non quarti come dice l’attuale classifica.

Insomma se il secondo posto sarebbe comunque quasi compromesso, il terzo sarebbe da difendere e non da conquistare nell’ultima di campionato al San Nicola di Bari. Con l’aggravante di dover sperare anche in un passo falso dell’Avellino a Foggia e non avere il destino nelle proprie mani.

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