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Verratti carica l'Italia: «La partita più importante è questa con la Macedonia»

Il centrocampista carica la squadra in vista della sfida di giovedì a Palermo: «Agli Europei abbiamo vinto giocando con entusiasmo ed allegria. Bisogna continuare su questa strada»

Marco Verratti dice che «non possiamo permetterci di restare fuori dal Mondiale»

L’Italia campione d’Europa, questa Italia, non può non andare ai mondiali. A Coverciano, dove la Nazionale di Roberto Mancini sta preparando lo spareggio di giovedì a Palermo contro la Macedonia del Nord, è vietato anche solo pensare di fallire l’appuntamento per il Qatar. «Non possiamo permetterci di restare fuori dai Mondiale e quindi abbiamo un grande dovere, portare l’Italia dove merita e fare ancora la storia di questa Nazionale» ha suonato, tra gli altri, la carica, Marco Verratti in vista della semifinale per l'accesso alla Coppa del Mondo.

L’obiettivo è chiaro: non fallire come nello spareggio nel 2017 con la Svezia. «Rispetto ad allora il clima - ha assicurato il centrocampista del Paris Saint Germain, uno dei 9 azzurri del gruppo attuale che quella notte l’ha vissuta - è diverso. Intanto, l’estate scorsa abbiamo conquistato qualcosa di straordinario di cui ancora oggi si parla, abbiamo vinto giocando con entusiasmo ed allegria e un’identità di gioco. Bisogna continuare su questa strada che ci ha portato lontano, ci ha trasmesso più consapevolezza e ci rende fiduciosi. Vero che stavolta abbiamo tanto da perdere e la pressione è forte, ma siamo abituati. Non possiamo permetterci di restare fuori dal Mondiale e per andarci conosco solo un modo: lavorare, dare il massimo, aiutarci gli uni con gli altri perché qui tutti hanno dimostrato di essere utili e importanti».

Ma la fiducia di Verratti si basa pure su altri aspetti: «Rispetto a 5 anni fa sono cambiati il gruppo e l’allenatore, Mancini ci ha presi che eravamo distrutti e ci ha portati a vincere l’Europeo. Ha fatto un grande lavoro specie sulla nostra testa. Avremmo voluto già essere in Qatar, ora faremo di tutto per andarci, per il nostro ct e per noi, siamo tutti sulla stessa barca». Insomma, questa Italia è pronta ad affrontare ciò che l’aspetta: «Nel calcio come nella vita i momenti difficili ci sono sempre, bisogna quindi accettarli e affrontarli al meglio cercando di andare oltre alle vittorie e alle sconfitte. Sono certo che faremo due grandi prestazioni. I nostri avversari giocheranno la partita della vita, noi faremo altrettanto e alla fine si tireranno le somme».

Giovedì la Macedonia: «È la gara più importante perché è la prima, guai sottovalutarla, loro sono qui per merito». Poi in caso di successo il 29 in trasferta con la vincente fra Portogallo e Turchia.
«Nel Psg ci sono diversi giocatori portoghesi e molti ci temono. Io credo che abbiamo tante possibilità di passare il turno». Tensioni e cattivi pensieri dunque vanno lasciati fuori insieme alle delusioni patite con i propri club: «Ognuno di noi ha storie diverse. E comunque se ci fossimo tutti qualificati ai quarti di Champions la situazione non sarebbe cambiata. Qui vogliamo tutti giocare questo Mondiale e quando arrivi a Coverciano ti butti tutto alle spalle e torni a parlare del trionfo di un’estate fa».

Anche l’ex ct azzurro, Antonio Conte - entrato nella hall of fame del calcio italiano - è sicuro dei mezzi di questa Nazionale: «Siamo l’Italia, siamo noi i campioni d’Europa e dobbiamo giocare i mondiali». Palermo aspetta gli azzurri con uno sguardo al Qatar.

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