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Italia-Macedonia, biglietti dal 2 marzo: lavori e maxischermi, lo stadio Barbera si rifà il look

Il 24 marzo Palermo ospiterà la nazionale, ecco come cambierà l'impianto di viale Del Fante

Il nuovo maxischermo piazzato in curva nord: fortunato il suo debutto

I lavori di ristrutturazione che riguardano la copertura della tribuna sono cominciati ieri. Nei prossimi giorni, invece, sarà la volta dei bagni per gli spettatori, mentre per la prossima gara casalinga del Palermo dovrebbe essere pronto il secondo maxi-schermo di ultima generazione che sarà piazzato in curva sud dopo l'attivazione di quello della nord. Lo stadio Barbera si rifà il look in vista della semifinale play-off del 24 marzo tra Italia e Macedonia, per la qualificazione ai Mondiali 2022 in Qatar.

A distanza di un mese si prova ad accelerare nell'opera di maquillage dell'impianto di viale del Fante che riguarda quattro settori con interventi a spese della società rosanero e della Regione. Già pronti gli spogliatoi che verranno utilizzati dalle due nazionali, con spazi più moderni e la ristrutturazione anche delle aree comuni.

I bagni degli spettatori dovranno essere sistemati, ma non si tratterà di un intervento di ristrutturazione. Da alcuni video pubblicati online nei giorni scorsi sono emerse ulteriori criticità sullo stato dei servizi igienici: si era rotta la guarnizione di un flessibile ma il guasto è stato riparato con la sostituzione del tubo. Resta da affrontare il nodo dei tornelli all'ingresso che sebbene siano funzionanti, non sono ancora aggiornati per leggere i codici dei biglietti digitali dei tifosi.

Intanto da mercoledì 2 marzo inizierà la vendita dei biglietti per i possessori della Vivo Azzurro Membership Card e, finita la prelazione, dal 4 marzo inizierà quella aperta a tutti. Prezzi dei biglietti da 10 euro (curve) a 60 (tribuna centrale), tariffe ridotte per le donne, per gli over 65, gli under 12 e i nuclei familiari.

Stadio pieno? Possibile, anche se al momento c’è un limite di capienza al 75 per cento che dovrebbe durare fino al 31 marzo, ultimo giorno dello stato di emergenza in Italia.

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