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SENTENZA

Palermo, rigettato il ricorso di Di Piazza: chiedeva il sequestro dei beni

Palermo, Calcio
L'ex azionista Tony Di Piazza

Il Tribunale di Catania ha rigettato il ricorso della Italplaza Sports LLC, la società dell’ex vicepresidente del Palermo Tony Di Piazza, che chiedeva il sequestro conservativo dei beni della holding che detiene la proprietà del club di viale del Fante, a garanzia della quota che secondo l’ex dirigente gli spetterebbe per avere esercitato il diritto di recesso. Di Piazza ritiene che la sua parte oggi varrebbe 11,9 milioni di euro a fronte di 6 milioni di euro effettivamente versati nel capitale sociale del Palermo. Accolta la tesi della difesa del Palermo predisposta dagli studi legali Mazzarella e Cadelo di Palermo e Franchina di Catania.

«La stessa sussistenza del diritto ad una somma di denaro pari al valore della quota - si legge in una nota del Palermo che cita stralci del provvedimento del Tribunale di Catania - dovrà essere accertata in un eventuale giudizio di merito, insieme alla legittimità del recesso e alla responsabilità della stessa Italplaza per la violazione degli impegni assunti sulla base del business plan e del piano triennale concordati in vista dell’aggiudicazione del titolo sportivo della squadra di calcio della città di Palermo». La decisione potrebbe dare un’accelerazione alle trattative per l’ingresso di nuovi capitali nel club rosanero. «Trattative - fa sapere la società - che sono da tempo i corso solo con investitori seri e capaci di regalare alla città e ai tifosi le gioie che meritano».

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