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La parabola del vecchio Palermo fino all'arresto dei Tuttolomondo

Volanti allo stadio Barbera

Arresti sulle ceneri del vecchio Palermo. L'inchiesta che ha portato all'arresto per bancarotta fraudolenta e un'altra sfilza di reati dei fratelli Salvatore e Walter Tuttolomondo, nasce dal fallimento della società calcistica Us Città di Palermo Spa che i due imprenditori acquistarono da Maurizio Zamparini.

Per la società dell'ex patron friulano, ora sotto processo, ci fu una prima istanza di fallimento presentata dalla Procura nel 2017, ma la richiesta non venne accolta dal tribunale. I pm e i giocatori della squadra tornarono a chiedere lo stato di insolvenza della società nel 2019. "Tenuto conto delle ingentissime esposizioni debitorie gravanti sulla società", il tribunale dichiarò il crack.

Ma i guai del vecchio club non furono solo contabili: la società è stata travolta dalle inchieste della Guardia di finanza che hanno fatto emergere irregolarità prima nella gestione Zamparini, ora in quella dei Tuttolomondo.

L'agonia del vecchio Palermo iniziò nel 2017 con l'avvio delle indagini della procura sulla gestione dei conti, soprattutto sulla controversa compravendita del marchio rosanero a una società riconducibile allo stesso Zamparini che aveva di fatto creato una plusvalenza da una quarantina di milioni che sembrava avere rimesso a posto i conti della società. Un artifizio contabile contestato nella prima istanza di fallimento depositata dalla procura di Palermo a novembre del 2017 e respinta a marzo del 2018, perchè il tribunale fallimentare decise di non entrare nel merito della questione della compravendita del marchio.

La sentenza del tribunale fallimentare è finita al centro di un'altra vicenda giudiziaria stavolta pendente davanti ai pm di Caltanissetta che ha ipotizzato che il provvedimento fosse stato pilotato da uno dei giudici del collegio, al momento indagato per corruzione insieme all'ex presidente rosanero Giovanni Giammarva.

Dopo il fallimento della Us Città di Palermo, che ha messo definitivamente la parola fine sull'era Zamparini, l'imprenditore palermitano Dario Mirri ha rilevato il solo titolo sportivo creando una nuova società e ripartendo dai dilettanti.

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