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Palermo Calcio a 5 inarrestabile: il derby di Cruillas si tinge di rosanero

Il Palermo Calcio a 5 non si ferma più e, nonostante le tante assenze (Melville, Casamento, Daricca e capitan Messeri), riesce ad aggiudicarsi il tanto atteso derby di Cruillas e a volare a quota 9 punti in classifica. Inizio di gara in salita per la formazione rosanero: pronti via il Club P5 sfiora il vantaggio in diverse occasioni, la più nitida delle quali con Lupo la cui conclusione si stampa sul palo. Ma dopo nove minuti coach Zapparata chiede il time out e, da abile stratega, cambia radicalmente il volto della squadra.

Gli accorgimenti tecnico-tattici sortiscono gli effetti sperati e il Palermo Calcio A5 trova la via della rete con Lanza, abile a trafiggere l'estremo difensore Matta e a firmare lo 0-1. Poco dopo il giovane portiere dei padroni di casa sarà costretto ad uscire a causa di un infortunio: al suo posto entra Cocuzza che, poco dopo, subirà il raddoppio rosanero siglato da Sorrisi. Il Palermo gioca sul velluto e, complice la papera del portiere del P5, cala il tris con Bongiovanni. Gli ospiti potrebbero addirittura portarsi sullo 0-4 ma Vitiello fallisce il poker a pochi passi dall'estremo difensore del P5. Sul finire della prima frazione di gioco arriva la reazione d'orgoglio dei padroni di casa che trovano la rete dell'1-3 con Macaluso.

Gara tutt'altro che finita. Nella ripresa, infatti, il Club P5 scende in campo col piede pigiato a martello sull'acceleratore accorciando subito le distanze ancora con Macaluso che, approfittando di una autentica dormita della retroguardia rosanero, firma il momentaneo 2-3. Momento critico per la squadra di Zapparata che, pochi minuti dopo, sugli sviluppi di un calcio di punizione, subirà il 3-3 siglato dall'ex Fava. La sensazione è che i padroni di casa abbiano l'inerzia psicologica del match dalla loro parte, ma basterà un episodio per cambiare l'esito del match. Così accade che su una giocata in verticale di Mineo arrivi lo zampino di Gennaro, che beffa il suo portiere: 3-4 e gara che cambia ancora una volta. Nel finale arriva la cinquina firmata da Lanza, prima della scivolata vincente del "ministro della difesa" Marretta che sigla il definitivo 3-6.

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