Adesso palla alla Lega Pro ma è ovvio che al momento regna il caos. Dopo il rinvio della partita di ieri tra Palermo e Turris per i dieci casi positivi al covid nel Palermo, a rischio c’è anche il match di domenica a Catanzaro. Con ogni probabilità la gara verrà rinviata, un po’ come successo ieri, anche se questa volta la decisione di non scendere in campo arriverà sicuramente prima.
Il Palermo adesso bisognerà capire come si muoverà in questo clima di grande incertezza. Intanto tutti coloro che sono positivi al coronavirus, compreso l’allenatore Boscaglia, sono in isolamento. In teoria anche tutti gli altri tesserati dovrebbero esserlo, un po’ come successo al Genoa qualche settimana fa, ma bisognerà capire se sarà concesso di allenarsi, anche in forma individuale.
Per la gara di Catanzaro la società rosanero, nel caso in cui la Lega non rinviasse la partita “d’ufficio”, procederà alla richiesta di rinvio, ma sorge però un altro problema, ovvero il recupero del match contro il Potenza (gara già rinviata alla seconda giornata per due positività nel gruppo potentino) in programma il 29 ottobre. Insomma caos su caos, adesso spetterà alla Lega Pro risolvere quello che è il primo vero black-out del campionato di serie C.
Sul rinvio del match di ieri tra Palermo e Turris, il presidente della Lega Pro Ghirelli si è esposto così: “Il problema – afferma Ghirelli – non era il numero dei contagiati, con 9 positivi si sarebbe giocato, ma il fatto che fosse un cluster e quindi un rischio per tutti se si fosse giocato, non avevamo alternative. Non credo che si possa rischiare la salute delle persone. La diagnosi non ci ha permesso di fare diversamente. Dal punto di vista sanitario si è fatto tutto nella norma, fino a quando è arrivata la diagnosi. Pregherei tutti di avere attenzione alle dichiarazioni. Capisco il disagio per la Turris, ma non avevamo alternative per salvaguardare la salute di tutti”.
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