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Coppa Sicilia, primo incontro dopo il lockdown: in campo Geraci Siculo-Calcarelli

Anche i campionati di calcio minore, con le dovute cautele legate alla pandemia di coronavirus, sono ai nastri di partenza con il primo appuntamento della Coppa Sicilia che si disputa domenica a Fasanò, una superclassica tutta madonita tra le squadre di Geraci Siculo e di Calcarelli, ambedue militanti nel campionato di prima categoria.

E l’Asd Calcarelli, a seguito della promozione in prima categoria, si presenta con una società rinnovata che sarà presieduta da Angelo Pizzuto, già presidente dell’Ente Parco delle Madonie e quindi buon conoscitore del territorio, rilanciando le ambizioni del sodalizio castellanese non soltanto dal punto di vista sportivo, ma anche per il ruolo sociale che la societa’ ha assunto nella borgata madonita coinvolgendo tanti ragazzi locali e dei paesi limitrofi, iniziandoli allo sport ed alla cultura dello stare insieme.

"La squadra di Calcarelli - racconta il neo presidente Pizzuto - nasce prevalentemente dalla voglia di un gruppo di amici di coinvolgere i tanti ragazzi locali che avvicinandosi allo sport possano condividere tra loro anche esperienze, disciplina, i benefici di stare insieme. Una funzione sociale molto importante, soprattutto oggigiorno, dove lo sport minore ha subito una forte crisi dovuta alla carenza di risorse e contribuzioni pubbliche, con la pandemia che ha dato il colpo di grazia".

"Calcarelli - prosegue - è un esempio virtuoso, con una dirigenza locale che negli anni ha dimostrato compattezza e spirito di volontariato, sostenuta dalla gente della borgata che ha subito capito il valore di questa esperienza. Non potevo certo tirarmi indietro nel sostenere una iniziativa che, dopo anni di sacrifici, può adesso puntare a qualcosa di piu’ importante.

"L’obiettivo principale di questa stagione - continua Pizzuto, è quello di fare un campionato attento e puntuale, essendo comunque il Calcarelli una matricola che però negli anni ha dimostrato grande forza di volontà e determinazione.

"Lo sport è importante per i ragazzi, direi fondamentale - conclude Pizzuto - li aiuta a comprendere la disciplina ed il valore dei sacrifici necessari al raggiungimento di un obiettivo, in campo come nella vita. Ma la cosa piu’ importante che ho trovato e’ quel senso di famiglia che questo gruppo dirigente ha voluto creare attorno alla borgata, come testimoniano gli oltre trenta ragazzi squisitamente locali che ogni giorno, dentro e fuori il campo, costituiscono la bandiera di una comunita’ che tenta il riscatto di un territorio attraverso i valori dello sport".

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