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Caos Palermo, Mirri: "Vicenda scandalosa, bisogna ritrovare identità"

Dario Mirri

Il Palermo sta pensando già alla possibilità di ripartire dalla Serie D. Tra gli imprenditori pronti a lanciarsi nella possibile nuova avventura, Dario Mirri, imprenditore palermitano che ha già fatto tanto per la società, acquistando quattro anni di concessione pubblicitaria per un investimento di quasi tre milioni, soldi che sono serviti a evitare la penalizzazione quando la squadra lottava per la A.

"Da tifoso sono sconvolto come tutti - dice Mirri ai microfoni di Sky Sport 24 -, da cittadino scandalizzato che si consenta a certa gente di comportarsi in questo modo prendendo in giro la quinta città italiana e le istituzioni, se quel che leggo è vero, questa vicenda è uno scandalo italiano". Per un’eventuale ripartenza dalla Serie D si sono fatti tanti nomi (Ferrero uno di questi), Mirri conferma il proprio interesse.

"Da palermitano e da tifoso posso dare quella base di identità che è stata violentata in questi ultimi 20 anni, è vero che per 10 anni Zamparini ci ha portato a livelli straordinari, ma non ha mai dato identità alla squadra, i tifosi erano quasi un intralcio per un presunto modello di calcio moderno che io invece ritengo vecchio e che non mi appartiene, bisogna fare una rivoluzione, dare alla città la consapevolezza del valore - le parole di Mirri -, Palermo è una città accogliente, ha flussi turistici straordinari e può diventare un marchio straordinario".

Al suo fianco ci sarebbe una vecchia conoscenza del calcio italiano, un dirigente esperto come Rinaldo Sagramola. "Intanto è un mio carissimo amico, poi è un dirigente serio e competente che può dare sicuramente il suo grande contributo. Sa lavorare con i giovani che sono il futuro. Bisogna fare una rivoluzione culturale e Palermo ha tutte le caratteristiche per poterlo fare".

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