Niente da fare, tutto rinviato al 29 maggio. Così ha deciso la Corte federale riunita per esaminare il ricorso presentato dal Palermo calcio contro la sentenza di primo grado che ha decretato la Serie C per il club.
Dunque, fino al 29 maggio tutto è ancora in sospeso. Ma il club rosanero non è da solo; sotto il palazzo si sono riuniti centinaia di tifosi, chi proveniente da Palermo, chi da altri regioni di Italia, che si sono dati appuntamento in via Campania a Roma.
Il presidente del collegio, Sergio Santoro dal giudizio a seguito della notizia di stampa che lo vorrebbe coinvolto in inchieste giudiziarie come indagato. Il collegio giudicante sarà dunque riformato e ascolterà le parti mercoledì prossimo. La Figc ha poi comunicato il cambio del Collegio giudicante. “In virtù dell’astensione del Presidente Sergio Santoro – si legge - comunicata direttamente nel corso dell’udienza odierna, il Prof. Paolo Cirillo, assunta la presidenza del Collegio ed acquisita seduta stante la disponibilità di altro giudice della Corte, Dott. Luigi Caso, ha disposto l’integrazione del Collegio fissando l’udienza per il giorno 29 maggio alle ore 16.30”.
In merito invece al rinvio dell’udienza, il proprietario del club Salvatore Tuttolomondo ha così commentato: “Questa era una variabile non prevista, dobbiamo ancora attendere una settimana, ma giuridicamente questo non cambia nulla in un senso o nell’altro, anche se i playoff vanno avanti”.
Un folto gruppo di supporter del Palermo aveva raggiunto già stamattina la sede della Corte d’appello in attesa di buone notizie, intonando nel frattempo cori di protesta contro la Lega di B e il suo presidente, Mauro Balata, l’ex patron Maurizio Zamparini - si riferiscono alla sua gestione gli illeciti amministrativi che hanno portato alla penalizzazione del club - e quello di Lazio e Salernitana, Claudio Lotito. Riposti gli striscioni, sono ripartiti con il proposito di tornare tra una settimana.
Novità intanto per quanto riguarda i playout. Il Tar del Lazio, accogliendo la richiesta del Foggia di disattivare in via cautelare il provvedimento con cui il Consiglio Direttivo della Lega di B aveva deliberato di non dar luogo ai playout: non vuole dire che i play out si giocano, tutto è rinviato alla decisione di merito, fissato all’11 giugno per la trattazione collegiale della questione in camera di consiglio.
Per ora, la Lega di B non ha potuto che prendere atto e «sospendere la sua delibera». Stando così le cose, si avrà qualche chiarimento non prima del mese prossimo, con un inevitabile slittamento per i destini delle società coinvolte nella querelle e un’ansia crescente da parte dei tifosi. Insomma, in serie B è davvero il caos più totale.
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