«Mi ha chiamato il giudice che ha in mano la pratica e abbiamo parlato una mezz’ora... devo dire approccio trasparente e tranquillo sereno. Mi preannuncia che sabato uscirà un provvedimento ovviamente per lei che è maestro dello sport 1 X 2 lui dice due sono a vostro favore una ovviamente no». È il 13 dicembre dello scorso anno quando l’avvocato Francesco Paolo Di Trapani chiama il patron del Palermo, Maurizio Zamparini, suo cliente, per informarlo dell’esito di un colloquio con il giudice della sezione fallimentare del tribunale di Palermo Giuseppe Sidoti e per annunciarli che di lì a pochi giorni ci sarebbe stato un provvedimento della magistratura.
Quest’ultimo, insieme con Di Trapani e Giovanni Giammarva, ex presidente della società di viale del Fante, come anticipato ieri dal Giornale di Sicilia, è indagato a Caltanissetta per l’ipotesi di reato di rivelazione di segreto delle indagini. Ma i magistrati stanno lavorando anche a presunti casi di corruzione.
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