Fare risultato per poi avere la strada spianata verso la finale. Il Palermo a Venezia vorrebbe già chiudere i giochi prima del ritorno al Barbera ma sa bene che contro la formazione di Inzaghi non sarà affatto facile.
“Il Venezia è molto organizzato - dice Stellone intervistato dal sito ufficiale in ritiro - ha vinto meritatamente contro il Perugia. Li dobbiamo rispettare. Dovremo essere bravi a non farci sorprendere in contropiede. Segnano molto su palla inattiva, sia su calcio d’angolo che su punizione diretta. Noi possiamo far bene, non dobbiamo fare calcoli anche se possiamo ragionare sui 180 minuti“.
Dopo tanti giorni di lavoro, finalmente si scende in campo, serviranno prestazioni impeccabili: “Nei playoff conta l’aspetto mentale e fisico, un pizzico di fortuna, l’episodio a favore – continua Stellone -. Arriviamo concentrati. Cercheremo di essere propositivi, non di difenderci. Ho visto tanto spirito di sacrificio da parte dei ragazzi”.
Sui singoli e sul sistema di gioco, dice: “Vedremo che modulo adottare. Nestorovski e La Gumina hanno caratteristiche diverse e insieme possono fare bene. Trajkovski sta facendo benissimo, così come Moreo. Ho l’imbarazzo della scelta. In alcune zone del campo, con il recupero degli infortunati, abbiamo abbondanza. Tra una partita e l’altra qualcuno rifiaterà. Dispiace per la mancata convocazione di Dawidowicz in nazionale ma siamo contenti che torni, meglio averlo che non averlo”.
Il tecnico rosanero si sofferma anche sul capitolo futuro: “Ho un contratto per un altro anno, ma non mi interessa. Quando sono venuto la mia intenzione è stata quella di salire in Serie A. Devo portare a termine quanto di buono fatto precedentemente. Il ritiro non dipende dalle pressione che si possono trovare a Palermo. La squadra era comunque serena. Lo abbiamo fatto per una questione di accorciare i tempi dei viaggi”.
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