PALERMO. Per il presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, non ci sono dubbi: il Palermo navigherà presto in acque sempre più serene. Nel corso di un intervento al “Bar Sport” su RGS, Giammarva commenta: “Penso che sto facendo quello che avrebbe fatto chiunque altro. Io sto lavorando il più possibile per dare qualcosa alla città. Chiunque vuole bene al Palermo l’avrebbe fatto. So anche che un giorno questo mio compito finirà, ma intanto viviamo la bellezza di quello che c’è adesso”.
Giammarva sottolinea l’importanza della vittoria ottenuta contro il Brescia: “Una vittoria significativa perché sta andando tutto benissimo, grazie anche al bravissimo Tedino e al bravissimo ds, ma non bisogna dimenticare quello che ha dato e continua a dare Zamparini, persona intelligentissima e generosa, che ha dato fiducia a tutti. Quando c’è stato il problema della verifica e dell’istanza di fallimento, ho capito che c’era qualcosa in più e ho cominciato a leggere le carte della società e ho notato che, a mio parere, non c’erano tutte queste cose terribili”.
Giammarva parla anche del suo ruolo: “Il mio sì è arrivato un po’ dopo la prima proposta perché non volevo apparire ed essere al centro dell’attenzione: noto l’affetto dei palermitani e mi rende di gioia, ma di contro mi mette a disagio; non sono molto portato a mettermi in mostra. Chi mi conosce sa che io sono sempre stato appassionato di calcio ma non un tifoso così forte e determinato; alla fine sto ricoprendo un ruolo molto simile alla mia professione, ma che non avrei mai immaginato di ricoprire. Era venuto però il momento di prendere una posizione che potesse aiutare la società”.
E infine argomento delicato, quello del fallimento: “Siamo sereni. I lavori si dovrebbero chiudere a fine febbraio, poi chiaramente il Tribunale dovrà decidere sulla base della perizia e degli elementi depositati e relazionati. L’indebitamento è sceso sensibilmente grazie a molti interventi. Il bilancio al 30 giugno 2017 è stato chiuso con dei numeri interessanti perché abbiamo chiuso con 4 milioni di utile, senza indebitamento con le banche ma solo debiti normali. Vogliamo far capire che il Palermo è una società solida. Io ho esaminato i conti e vanno bene. Mi sono assunto la responsabilità, mettendoci la faccia, soprattutto all’inizio quando eravamo in una fase embrionale di tutto quello che stava accadendo”.
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