PALERMO. Diego Lopez punta sulla speranza, l'amarezza per il pareggio raggiunto dalla Sampdoria nel finale è già passata. Bisogna guardare avanti, se si vuole puntare alla salvezza. «Al termine della partita - ha detto il tecnico - eravamo tutti delusi, però bisogna dire che loro hanno giocatori di grande qualità davanti. Abbiamo giocato una grande partita e non era semplice. Penso che i ragazzi l’hanno interpretata al meglio; nel complesso la squadra ha giocato bene». Il Palermo non è stato abbastanza cinico e non è riuscito a realizzare il raddoppio. Problemi in attacco ormai cronici.
«Dobbiamo far gol - ha sottolineato Lopez - e non possiamo andare avanti pensando che possa segnare solo Nestorovski, serve realizzare e oggi abbiamo dimostrato di poter creare molto. Prendere gol alla fine non è bello, ma io penso che abbiamo preso un punto dall’Empoli e credo che possiamo giocare così anche fuori casa. Non sono soddisfatto per il punto, ma dobbiamo tenercelo stretto e pensare che abbiamo accorciato, dobbiamo continuare a testa alta e rubare punti da qui alla fine». Lopez ha puntato su Sallai e Balogh: «Hanno giocato bene - ha concluso - sono bravi, ma non solo in fase d’attacco, anche in fase offensiva. Mi serviva qualcuno che supportasse Nestorovski: oggi il macedone è andato in doppia cifra. In Serie A è un numero importante».
Marco Giampaolo ammette i meriti del Palermo e sottolinea i demeriti dei suoi. «Il Palermo ci ha imposto il suo gioco, fino all’80' siamo stati cloroformizzati - ha spiegato - Il pubblico del Barbera ha spinto la squadra rosa che, ripeto, ha fatto la sua partita. Noi però dovevamo svegliarci, e lo abbiamo fatto tardi. Potevamo fare meglio, abbiamo avuto qualche occasione all’inizio. Abbiamo giocato sotto ritmo e ci siamo adeguati alla condizione del Palermo. Siamo stati bravi e fortunati a metterla in piedi alla fine, ma dovevamo giocare meglio».
Il tecnico blucerchiato ha azzeccato i cambi. Decisivo, in particolare, l'inserimento di Muriel. «Volevo riprendere il risultato cercando nella panchina l’uomo che mi desse qualcosa in più. Schick ha fatto una buona gara - ha concluso - ma oggi collettivamente abbiamo reso poco: è ovvio che anche la prestazione del singolo, a quel punto, ne risente».
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