PALERMO. La crisi di gioco e di risultati dell’Inter dall’inizio del 2016, quattro sole vittorie tra campionato e Coppa Italia (Empoli, Napoli, Chievo, Sampdoria) prima di mercoledì scorso, avevano in qualche modo incoraggiato il Palermo, speranzoso di potere mettere domenica in ulteriore difficoltà la squadra di Mancini.
Tutto ancora possibile naturalmente, ma l’imprevisto exploit dei nerazzurri nella semifinale di ritorno contro la Juventus – 3-0 nei minuti regolamentari, 5-3 per i bianconeri ai rigori – ha messo in evidenza alcune caratteristiche del gioco dell’Inter che Iachini dovrà provare a contenere.
Negli ultimi tempi, Mancini era stato spesso bersagliato dalle critiche degli addetti ai lavori per lo schieramento della sua squadra «a specchio» rispetto a quella avversaria, adattando di volta in volta uomini e moduli. Così non è stato contro la Juventus: il tecnico di Jesi è tornato alle sue idee di inizio stagione, squadra schierata col 4-3-3, tridente con Perisic, Eder e Ljajic, bravi a spaziare sulle corsie, senza concedere punti di riferimento.
Con molte probabilità, domenica il Palermo si ritroverà di fronte lo stesso tridente con cui l’Inter ha segnato tre gol alla capolista Juventus.
DAL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA. PER LEGGERE TUTTO ACQUISTA IL QUOTIDIANO O SCARICA LA VERSIONE DIGITALE
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia