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Palermo, Sorrentino e Goldaniga fuori per un mese

PALERMO. Stefano Sorrentino ed Edoardo Goldaniga resteranno fuori un mese. I due si sono sottoposti ad indagini strumentali. Per quanto riguarda il capitano, gli esami hanno evidenziato il distacco aponeurotico al bicipite femorale destro, a seguito del trauma contusivo riportato contro il Torino. Il difensore, invece, ha riportato una lesione di primo grado sull’inserzione distale del retto addominale e sull’inserzione prossimale dell’adduttore destro. Lo staff medico rosanero, guidato dal dottor Cristian Francavilla, sta già sottoponendo alle cure fisioterapiche i due calciatori. Stefano Sorrentino però non molla e lancia un messaggio: “Fosse per me giocherei anche domenica contro la Roma. Il Palermo, comunque, è in buone mani: io ce la metterò tutta”.

Poi consueto comunicato del presidente Zamparini, questa volta il patron rosanero si scaglia contro gli arbitri: “Sto rivedendo la partita di domenica – si legge sul sito ufficiale Palermocalcio.it – Formidabile. A Carpi grande simulazione di Mancosu, risultato: rigore contro. Con il Torino, grande simulazione di Immobile, risultato: rigore contro. Fallo da rigore su Chochev-Quaison sull’1-2, risultato: niente. Complimenti anche alla stampa palermitana che ignora i torti subiti. Attendo smentite onde verificare con immagini chiarissime”.

E intanto la sezione palermitana dell’Ussi risponde al presidente rosanero, dicendosi "sorpresa dalle dichiarazioni del Presidente del Palermo Maurizio Zamparini che con le sue parole sembra volere dettare una linea editoriale ai cronisti sportivi. I giornalisti che svolgono con professionalità il proprio lavoro non hanno né colori sociali, né bandiere da difendere; si limitano esclusivamente al racconto dei fatti di cronaca. Diramare un comunicato dal contenuto sarcastico, in cui si fanno testualmente i “Complimenti anche alla stampa palermitana che ignora i torti subiti”, lascia intendere l’idea di un corporativismo che non è mai appartenuto e mai apparterrà ai giornalisti che non sono, non possono e non vogliono essere in alcun modo di parte nel raccontare i fatti".

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