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Ballardini e lo scontro con Sorrentino, pronto alla querela

PALERMO. Davide Ballardini torna alla carica e dopo alcuni giorni di silenzio, torna a parlare di quello che è successo a Verona. Ballardini parla a Tuttomercatoweb: "Cosa è successo il sabato prima della partita? Succede che vedendo le partite disputate prima dico che ho il dubbio - tra i tanti perché per esempio anche Gilardino a volte ha giocato dall'inizio e altre no - su chi far giocare in porta. E c'è una reazione da parte di Sorrentino che va al di là del rispetto alla persona e alla professione".

L'allenatore romagnolo ricostruisce l'accaduto: "Quelle che sono state dette - prosegue - sono frasi gravi, ma verranno esaminate in un'altra sede. Ho chi mi assiste, l'avvocato Grassani, e vedremo in seguito. Comunque, la squadra per intero: dal portiere a chi è entrato, a Verona, ha fatto il proprio dovere. Ciò che è successo non è mai accaduto prima e non accadrà mai più. È talmente fuori dal buonsenso che non bisogna dare neppure troppa importanza ad una cosa del genere".

"La squadra contro di me? - continua l'ex allenatore del Palermo - No, dopo l'esonero ho ricevuto una ventina di messaggi di solidarietà dai calciatori del Palermo e dai loro agenti. Dopo il gol contro la Lazio e i quattro gol contro il Frosinone non ho mai esultato in campo e insieme alla squadra. Io vado nello spogliatoio e ringrazio e abbraccio i miei collaboratori, ho sempre fatto così. Ci sono i documenti. Contro l'Hellas Verona abbiamo fatto un bel lavoro e preparato bene la partita. Tra l'altro, alle 23 del sabato c'era Gerolin nella nostra stanza che vedeva il nostro lavoro sulle palle inattive da esporre il giorno dopo nello spogliatoio. Il presidente fa il presidente, i giocatori i giocatori e l'allenatore l'allenatore. Bisogna avere rispetto per le persone e i ruoli".

 

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