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Nuovo modulo, nel Palermo ora c'è l'impronta di Ballardini

L'allenatore del Palermo Davide Ballardini

PALERMO. Modulo e alcune novità sulla posizione degli uomini. Ballardini sta provando così a prendersi il Palermo. Con il Frosinone un passo in questo senso è stato compiuto. I tre punti erano necessari per la classifica e per riportare serenità all'ambiente, ma la cartina al tornasole sarà rappresentata dalle sfide con avversari ben più attrezzati dei ciociari, già a partire dalla trasferta di domenica in casa della Sampdoria.

Dopo il tracollo di Bergamo Ballardini non ha arretrato di un millimetro sul modulo. È andato avanti per la sua strada, convinto che sia questa la strada da seguire. In settimana, però, ha ragionato molto sugli uomini e su possibili novità. Ha lasciato in regia Jajalo che sembrava potesse fare spazio a Brugman in quel ruolo. E ha messo fuori proprio l'uruguaiano che in campionato con Ballardini era sempre partito titolare fino a sabato scorso.

Una mossa che ha permesso a Vazquez di ripartire dalla sua posizione naturale, la trequarti, dopo che Ballardini nelle prime uscite della sua gestione aveva insistito per vederlo come seconda punta. In questo modo Jajalo è stato dispensato in alcuni momenti della gara di far ripartire l'azione. Un compito che si è caricato spesso sulle spalle il “Mudo”. Lo spostamento di Vazquez ha portato alla riconferma da titolare di Trajkovski.

Un grosso azzardo per molti quando hanno letto la formazione (come la scelta di schierare Djurdjevic al posto di Gilardino) prima dell'inizio della gara dopo la prova impalpabile di Bergamo. Il macedone si è esibito in una nuova veste, svariando da destra a sinistra lungo tutto il campo. Per intenderci, ma con le dovute proporzioni, quello che alla Juventus sta facendo Allegri con Dybala che agisce attorno alla prima punta.

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