PALERMO. Una tifosa del Palermo scrive al presidente Maurizio Zamparini per esprimere il suo ringraziamento per quello che il patron ha fatto in questi anni in un momento in cui riceve tante critiche. La lettera è stata pubblicata sul sito ufficiale del club con la risposta dello stesso Zamparini. «Tifo Palermo da quando avevo 10 anni - scrive - che è andata allo stadio sempre per i colori rosanero, per gioire e soffrire per la mia squadra, per condividere con mio fratello, i miei zii e i miei amici un unico amore...Voglio scriverle per darle solidarietà e piena fiducia per il suo operato, perchè non mi ricordo tempi migliori di quelli passati da quando lei ci ha preso a cuore, da quando lei ha investito soldi, tempo e cuore in questa città maledetta e benedetta allo stesso tempo. Purtroppo noi palermitani siamo così, 'mangiamo e scordiamò, siamo di sentimenti forti e intensi e cambiamo subito idea, da grandi amanti diventiamo grandi nemici diffidenti. Io invece vorrei ringraziarla e non smetterò mai di farlo perchè mi ha fatto vivere un sogno, un sogno lungo e intenso, la serie A, la coppa Uefa, l'indimenticabile finale di Coppa Italia a Roma, ho visto giocatori che non avrei mai sognato di poter vedere nella mia squadra del cuore. Spero e la prego di non abbandonarci mai perchè lei è la nostra unica ancora di salvezza».
La risposta del presidente Zamparini:
«Leggo con attenzione e piacere la sua mail - risponde Zamparini - Lei fa una riflessione del mio impegno per il Palermo in questi anni, riflessione che fanno quasi tutti, e sono tantissimi, una grande maggioranza, che sanno adoperare buon senso ed obiettività. Vede, in questo momento non è Palermo maledetta, ma è purtroppo l'Italia maledetta poichè, come successo sempre da voi, anche in tutto il paese chi fa e produce viene boicottato e criminalizzato. Data la mia età tutti i giorni penso di mollare, ma dato il mio carattere di combattente non posso, tradirei me stesso. Io sto lavorando tutti i giorni, e dati i tempi contingenti non è facile, per portare il Palermo dove io voglio, e cioè nelle prime 10, e per far tornare un po' di buon senso in questo paese producendo e recuperando aziende e posti di lavoro: ritorno economico per me eguale a zero, ritorno per il cuore eguale a 1000%. Giovani come lei non servono per i complimenti, ma per leggere con obiettività quello che succede per unirci e cambiare in meglio: per tutti, per tutta la gente, anche quella che critica e distrugge. Con affetto, forza Palermo».
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