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Schillaci: un pari tra Palermo e Juve. Dybala? La sua storia simile alla mia

Totò Schillaci

PALERMO. Totò Schillaci non saprebbe dire quale colore stia meglio con il nero, se il bianco della Juventus o il rosa del Palermo. Ha il cuore diviso a metà da sempre l’eroe delle Notti Magiche di Italia ’90. A Torino ha coronato il sogno di giocare nel club per cui tifava da bambino e ha conquistato la Nazionale. «È stata un’avventura fantastica quella alla Juve - ricorda l'ex attaccante - anche se ho giocato in una squadra che a quell’epoca era mediocre, siamo riusciti a conquistare coppa Uefa e coppa Italia». A Palermo, in verità, non ha mai giocato né messo piede nella dirigenza. «Ma è la città dove sono nato e dove vivo – spiega l’ex centravanti - e per questo mi auguro che domenica finisca con un pareggio». A quasi 51 anni (li compirà il primo dicembre), il vecchio bomber, in campo, pronto a tramortire le difese avversarie, è oggi diplomatico con le parole. Un colpo al cerchio e uno alla botte anche quando assolve con riserva Dybala che dopo il gol di sabato scorso su Instagram ha scritto «Un solo colore sta bene con il bianco, e quello è il nero». L’argentino quasi certamente si riferiva alla rivalità con il Milan o al limite a quella con l’Inter, ma qualche tifoso rosanero c’è rimasto male. «Bisogna tenere conto dell’età del ragazzo – sostiene Schillaci – e non penso che la sua intenzione fosse quella di attaccare il Palermo. Però non deve dimenticare il passato, quello che gli hanno dato il Palermo e Zamparini per lanciarsi nel grande calcio».

Un cammino quello di Dybala che per certi versi ricorda quello che lei fece nel 1989. Dalla Sicilia, dove si laureò capocannoniere a Messina in B, alla Juventus...

«Sì, e anche Dybala ha giocato in B, due stagioni fa e penso che gli abbia fatto benissimo. Nel torneo cadetto si è rinforzato a livello fisico ed è migliorato sul piano tecnico. Adesso è un giocatore importante. La Juventus ha speso benissimo i soldi per lui. Di sicuro è il più in forma fra gli attaccanti a disposizione di Allegri. Dovrebbe essere sempre titolare, anche se è giusto in un club che gioca le coppe fare un po’ di turnover per tenere in palla tutti e avere uno spogliatoio compatto».

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