PALERMO. Da rivelazione a leader il passo è breve. Franco Vazquez vuole confermare sul campo le magie con cui ha incantato il «Barbera» la scorsa stagione. Le stesse magie che hanno stregato prima il presidente Zamparini e poi il tecnico Iachini, nonchè il ct dell'Italia Antonio Conte. Eppure l'italo-argentino appena due anni fa era in procinto di salire su un aereo per far ritorno in Argentina: al Veléz Sarsfield. Un ritorno in patria che aveva il sapore di sconfitta, il triste epilogo di un giocatore non compreso. Iachini appena arrivato a Boccadifalco pose il veto alla sua cessione.
Quel giorno qualcosa cambiò nella testa del fantasista, da quel momento l'italo-argentino prese coscienza delle sue potenzialità divenendo un punto inamovibile del gioco di Iachini, culminata con una promozione dalla B e dalla prima stagione da protagonista in Serie A condita da 10 reti e altrettanti assist. Oggi l'allenatore del Palermo si coccola il suo gioiello, la scommessa vinta contro la diffidenza dei tifosi e la rassegnazione di chi non credeva più nella sue potenzialità. «Sono pronto per caricarmi la squadra sulle spalle - svela Vazquez -. Ci aspetta un campionato molto più difficile di quello dello scorso anno, ma stiamo lavorando al meglio per farci trovare pronti. Non sarà facile ma sono fiducioso».
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