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Palermo, Vazquez: "In futuro spero di tornare a giocare con Dybala"

Vazquez, 6. Luci e ombre in mezzo al campo. Contro il Torino chiuso a riccio non riesce a ripartire né a lanciare Dybala e nel primo tempo si fa notare per una bella conclusione dalla distanza che sorvola la traversa

PALERMO. Il Mudo Franco Vazquez, attraverso le colonne di Calcio 2000, ha parlato del suo futuro e del sogno di poter giocare in un club blasonato per diventare protagonista in Champions League. “Andare a giocare in una squadra che fa la Champions e gioca ad alti livelli credo sia il sogno di tutti. Mi piace come gioca l’Arsenal. Proprio come il Barcellona, perché la squadra tiene molto la palla; tutti vorrebbero giocare con Messi”.

Vazquez parla anche del rapporto di amicizia con Dybala: “La nostra amicizia è nata al Palermo. Perché lui in Argentina giocava in un’altra squadra e non lo conoscevo. Abbiamo legato subito, abbiamo tante cose in comune per esempio la passione per la playstation. Non giochiamo più come prima, ma qualche volta e soprattutto quando siamo in ritiro. A volte vince lui, altre volte io. Mi piacerebbe ricomporre la coppia d’attacco con lui, speriamo che io e Paulo ci ritroveremo anche più avanti, chi lo sa?”.

Vazquez parla anche del rapporto che ha con il suo presidente e con vecchi allenatori rosanero: “Zamparini sta vicino alla squadra, ci vuole bene. Poi magari quando parla fa un po’ di casino, però tutto quello che dice è per il bene del Palermo. Mutti è stato il mio primo allenatore in Italia, non mi ha lasciato nulla perché ho giocato poco e poi lui è andato via; di Sannino preferisco non rispondere nulla, non mi ha fatto giocare e non voglio parlare male di nessuno perché non mi piace fare polemica. Con Gatttuso, invece, mi sono trovato bene, mi piaceva il suo modo di allenare, per questo mi è dispiaciuta l’esclusione dalla lista. Penso mi volesse bene, ma le scelte vanno rispettate. Quando è arrivato Iachini, infine, volevo andare via, non giocavo da tanto tempo ed era normale che volessi cambiare aria. Poi mi hanno chiesto di rimanere, Iachini mi ha dato la fiducia che non mi aveva mai dato nessuno a Palermo”.

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