PALERMO. Palermo, 30 e lode. Belotti completa la rimonta rosa e fa impazzire il Barbera. Il Palermo va sotto contro il Verona, ma grazie ai suoi gioielli riesce a ribaltare il risultato e a portare a casa tre punti fondamentali in vista del trittico di fuoco con i tre impegni contro Inter, Napoli e Lazio, portandosi a trenta punti in classifica. Non il miglior Palermo di sempre in una partita complicata con un Verona venuto qui a chiudersi e che nei minuti iniziali trova anche il vantaggio. Ma gli uomini di Iachini non mollano mai e trascinati da Dybala riportano in parità il risultato già nel primo tempo con la magia della Joya su calcio di punizione appena dieci minuti dopo il vantaggio di Tachtsidis. Fondamentale anche l’apporto di vazquez nell’economia del risultato. È lui a guadagnarsi il calcio da fermo che Dybala trasforma in oro e a fornire l’assist vincente per il gol della vittoria di Belotti. Vincono ancora una volta le scelte di Iachini che parte con una mezza rivoluzione a centrocampo. Non c’è Maresca e dà forfait anche Rigoni per l’influenza. C’è Bolzoni e il tecnico rosa lancia anche il neo arrivato Jajalo in cabina di regia. Prova sufficiente quella del croato che non alza mai troppo il ritmo e cerca soprattutto giocate sicure. E soprattutto viene ancora una volta premiata la mossa di Belotti. Il Palermo, che si trova spesso a un vicolo cieco contro un Verona chiusissimo, cambia modulo con Vazquez dietro Dybala e Belotti e trova il vantaggio che alla fine appare assolutamente meritato.
Il Palermo non riesce a trovare la solita partenza sprint, merito di un Verona guardingo e messo a specchio rispetto al 3-5-2 di Iachini. Così, è il Verona a fare gioco e a trovare il vantaggio all’8’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il cross di Greco trova puntuale all’appuntamento l’ex Catania Tachtsidis. Perfetto il colpo di testa del greco, che indirizza il pallone sotto l’incrocio. Sorrentino non può nulla. I rosa non riescono a mettere in campo la stessa pressione sull’avversario che ha caratterizzato soprattutto i primi tempi di questo campionato. A riaccendere la luce, allora ci pensa il solito Dybala. Al 18’ si esibisce in un pezzo del repertorio che ancora non aveva messo in mostra: il calcio di punizione. La sua parabola a girare dai venti metri è magica, sbatte sul palo alla sinistra dell’ex Benussi e si infila in rete. Il pareggio svegli i rosanero, che aumentano il ritmo della gara. La partita, comunque, resta equilibrata e al 35’ il Palermo corre un altro grosso pericolo, quando Vitiello salva miracolosamente, anticipando Toni che avrebbe segnato a porta vuota da due passi. I rosa rispondono con Vazquez che, servito da Barreto nel cuore dell’area, al 43’ spara alto da posizione favorevole. È l’ultima emozione di un primo tempo che si chiude in parità.
È il Palermo a fare la partita nel secondo tempo alla ricerca del gol del vantaggio. Ma la manovra procede più a fiammate, perché i rosa incontrano difficoltà nel trovare spazi nell’area veronese. Iachini, allora, decide di giocarsi la carta Belotti, che al 25’ entra al posto di Jajalo. Mandorlini risponde, inserendo Fernandinho per Nico Lopez. A pagare è la mossa del tecnico rosa. Il Palermo, contro un Verona completamente dietro la linea del centrocampo, cerca fortuna soprattutto con conclusioni dalla distanza sempre imprecise. Ma al 34’ Belotti ripaga i suoi mettendo di testa all’angolino il cross dalla sinistra di Vazquez. Iachini torna subito al 3-5-2, inserendo Chochev per Vazquez e nei minuti finali Daprelà per Lazaar. Il forcing del Verona non produce grossi pericoli, mentre Dybala spreca il 3-1. Ma non importa, i rosa portano la vittoria a casa e alla seconda giornata hanno già 30 punti in classifica. Trenta punti che valgono certamente un voto alto per questo cammino da parte da neopromossa, ovvero un trenta e lode.
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