PALERMO. Tra le tante riflessioni che si possono fare dopo il turbolento avvio di stagione del Palermo c'è quella del presidente Maurizio Zamparini: «Quello visto a Empoli è stato il peggior Palermo degli ultimi due anni, una squadra inguardabile». Tre punti dopo sei giornate, equilibri precari nei collegamenti tra reparti dopo il cambio di modulo, zero vittorie, sei gol fatti e quattordici subiti complessivamente, dieci nelle ultime tre partite. Numeri che non perdonano. Ma è davvero il peggior Palermo di sempre nell'era Zamparini? Passando in rassegna le prime sei giornate di campionato in serie A dal 2004-2005 (primo anno nella massima categoria sotto la gestione del presidente friulano) a oggi sembrerebbe di sì. Ma emergono anche sorprese e indicazioni che dicono che il tiro può essere corretto. Non sempre, guardando ai casi contrari, partenze sprint hanno dato seguito a campionati altrettanto positivi.
Nel 2004-2005 il Palermo dopo sei partite aveva 9 punti e la prima sconfitta maturò alla sesta giornata a Lecce (2-0); nel 2005-2006 il Palermo allenato da Del Neri ne aveva 11 (primo ko contro la Lazio, 4-2, alla quinta giornata; l'anno dopo, sempre dopo sei giornate, 12 punti con due sconfitte, contro Empoli (2-0 alla quarta) e Atalanta (2-3 alla sesta).
L'Empoli è la bestia nera del Palermo nelle prime giornate di campionato: anche nel 2007-2008, nonostante 10 punti che facevano del Palermo la seconda forza del torneo insieme alla Juventus, il secondo ko stagionale arrivò al «Castellani» (3-1), mentre il primo al debutto casalingo contro la Roma (0-2). Ancora meglio nel 2008-2009: 12 punti, ma il ko a Udine alla prima giornata (1-3) era già costato la panchina a Colantuono. La seconda sconfitta - la prima per Ballardini - arrivò alla quarta (2-1 contro il Napoli al San Paolo).
Toni bassi alla partenza nel 2009-2010: 6 punti in sei partite per il Palermo di Delio Rossi (ko per 1-0 a Firenze alla seconda e 1-0 a Parma alla quarta), ma la squadra dimostrò ottime capacità di ripresa concludendo quinta e sfiorando l'accesso alla Champions League. L'anno dopo, 2010-2011, 8 punti e due stop: a Brescia (3-2) alla seconda, in casa contro l'Inter (1-2) alla terza. Furono illusori gli 11 punti dopo sei gare nel 2011-2012: una sola sconfitta contro l'Atalanta (1-0) alla terza. Fu una partenza altisonante (da ricordare il 4-3 all'Inter alla seconda giornata), ma la squadra barcollò arrivando sedicesima, due posizioni e 7 punti sopra la zona retrocessione.
Preludio al disastro dell'anno seguente, quel 2012-2013 che portò alla retrocessione: 4 punti dopo le prime sei partite, con ben 4 sconfitte.
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