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Blitz a Palermo con 27 arresti, le minacce: «Dovete pagare»

Dopo le telefonate anonime arrivarono le visite degli emissari del pizzo. Trovati seimila euro durante le perquisizioni: un indagato li aveva nascosti nella cappa

PALERMO. Storie di ordinaria violenza e minacce. Le intimidazioni e le pressioni mafiose. C’è tutto questo nell’ordinanza della operazione “Apocalisse 2” che lunedì ha coinvolto 27 persone fra cui il consigliere comunale di Palermo, Giuseppe Faraone.

«Prima di iniziare a piantare i chiodi dovete chiedere il permesso», è l’intimazione nei confronti di un operaio, contenuta ancora nelle intercettazioni – come ricostruito nelle pagine del Giornale di Sicilia oggi in edicola.

Ecco la testimonianza del titolare dell’impresa edile «La Fiora» che stava ristrutturando degli immobili tra via Lo Iacono e piazza San Marino: «Per quanto concerne il cantiere di via Francesco Lo Iacono gli operai mi hanno riferito che in due o tre occasioni si sono presentate delle persone che con fare minaccioso chiedevano del titolare - dichiara a verbale -. Alla risposta che non era presente gli stessi chiedevano di potere avere un incontro con me. Visto che nei giorni a seguire non mi facevo trovare in cantiere gli uomini minacciavano i miei operai che il giorno dopo avrebbero dovuto sospendere i lavori e chiudere il cantiere. Aggiungevano che il “principale” avrebbe dovuto cercarsi un amico».

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