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Renzi a Palermo: "Brancaccio capitale delle scuole d'Italia"

PALERMO. Il premier Matteo Renzi è arrivato nella scuola «don Pino Puglisi» a Palermo per inaugurare l'anno scolastico. Lo hanno accolto il presidente della Regione, Rosario Crocetta, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e il prefetto Francesca Cannizzo. «Branaccio è la capitale delle scuole d'Italia», ha detto il premier rivolgendosi agli alunni e ai docenti. Oggi è anche l'anniversario dell'omicidio del beato Pino Puglisi, parroco di Brancaccio ucciso il 15 settembre 1993.


L'arrivo di Renzi è stato accolto con un applauso dai bambini dell'istituto. All'esterno, invece, c'è un gruppo di manifestanti che urla «buffone buffone» «lavoro.. lavoro» e lancia petardi.


«La mafia è ancora forte non solo a Palermo anzi soprattutto al Nord per le sue connessioni economiche. Ma noi siamo qui per fargli abbassare la testa». Cosi il premier Renzi nella scuola don Pino Puglisi a Palermo. «Combatteremo la mafia ogni giorno, cominciando proprio dalle scuole». "Nella scuola ci sono 149 mila persone che hanno l'obbligo di essere assunte», ha aggiunto il premier.


«Se vi dico Italia qual è la parola che vi viene in mente?» domanda il premier Renzi agli
studenti della scuola Pino Puglisi a Brancaccio a Palermo. Un ragazzino risponde :«Alè» . E Renzi scherzando replica: «Se dicevi Forza si andava su tutti i giornali». «Per me Italia significa bellezza, questo Paese - ha aggiunto Renzi - non sarà bello se non avrà cittadini belli, se questo quartiere Brancaccio non sarà un quartiere più vivibile».


Poi parlando con i cronisti al termine della cerimonia Renzi ha aggiunto: «Siamo a Brancaccio per tanti motivi, perchè è la  scuola che consente di far ripartire il Paese, perchè è il giorno dell'anniversario di nascita e di morte di padre Pino Puglisi, perchè è la scommessa educativa che caratterizza il progetto la buona scuola che deve riguardare tutta Italia, da Milano alla Val D'Aosta alla Puglia».


«Noi vogliamo che tutti gli insegnanti, che tutte le famiglie discutano nei prossimi due mesi con il governo per la prima volta nella storia repubblicana la riforma della scuola - ha
proseguito - che non è un regolamento che esprime il presidente del Consiglio e un ministro, ma il coinvolgimento in mezzo al cuore delle città. Questo è l'obiettivo per cui siamo venuti a Palermo». «È un'emozione fortissima essere nella scuola che padre Pino Puglisi voleva, che chiese al Comune di Palermo nel 1992 ma non fece in tempo a vedere perchè venne ucciso dalla mafia, ma che il presidente della Repubblica Ciampi decise di inaugurare perchè è il segno della rivincita e della riscossa», ha concluso.


Sul palco dell'atrio dell'istituto vengono premiati gli alunni più meritevoli che hanno ottenuto una borsa di studio. Il premier Matteo Renzi è sul palco e ascolta le motivazioni dei premi lette da una docente e stringe le mani ai bambini delle scuole elementari e medie. Il palco, dove si esibisce l'orchestra, invece, è posizionato proprio sotto l'effige che ritrae il Beato Don Pino Puglisi. I ragazzi hanno eseguito l'Inno di Mameli all'ingresso del premier nella scuola.


Ad attendere il premier Matteo Renzi nell'atrio dell' istituto don Pino Puglisi a Palermo, ci sono i piccoli alunni della scuola che ospita le classi della materna, primaria e media. All'ingresso figurano due striscioni con scritto "Welcome" ed uno con scritto «Il pizzo,il Bullismo degli adulti, Gli angeli della legalità». Il clima nella sala è festoso.



«La presenza del premier Renzi è un segnale di attenzione per chi investe e fa start-up al Sud». Lo ha detto Ugo Parodi Giusino, 32 anni, palermitano, amministratore delegato e presidente di Mosaicoon spa (società che si occupa di web marketing fondata a Palermo nel 2007 ) che ha ricevuto il presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha voluto visitare la sua azienda.
La sede di Mosaicoon è una villa moderna, «adattata» a sede operativa e commerciale nel quartiere marinaro di Mondello in viale Venere. Vi lavora un gruppo di giovani in jeans e t-shirt che studiano e creano le nuove tendenze del web. «Abbiamo sviluppato un sistema operativo per produrre e distribuire video sul web - dice Parodi Giusino - attraverso un network che può raggiungere 800 milioni di utenti. Oggi abbiamo quattro sedi, con noi lavorano circa 60 persone, la maggior parte laureati under 28. Siamo nati in Sicilia e restiamo qui, è bello che le nuove generazioni possano riappropriarsi di questa terra». 

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