PALERMO. Un bassorilievo nel luogo esatto in cui il killer lo colpì mortalmente e un albero col suo nome nel Giardino della memoria. Il beato padre Pino Puglisi parla ancora a Brancaccio e non solo. La sua testimonianza di amore e di giustizia diventa esempio per giovani e famiglie, detenuti e pellegrini, che chiedono di conoscere la figura del primo martire di mafia. A 21 anni dall'assassinio di «3P», avvenuto il 15 settembre 1993 a Palermo, il Centro di accoglienza Padre Nostro, in collaborazione con la parrocchia San Gaetano di Brancaccio e la Congregazione delle Maestre Pie Venerini, ha presentato il programma delle manifestazioni per non dimenticare. Una presenza in più quest'anno, quella di un istituto di suore che torna a Brancaccio per offrire il suo contributo sul territorio, proprio come desiderava il sacerdote ucciso dalla mafia.
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Un bassorilievo per ricordare Padre Puglisi
A 21 anni dall’assassinio del sacerdote domani prenderanno il via a Palermo le manifestazioni per non dimenticare
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