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Abiti usati, 524 mila euro per nuove campane a Palermo

La ditta aggiudicataria dovrà garantire un corrispettivo di almeno 80 euro per ciascun impianto. Sarà il consorzio nazionale Conau a occuparsi dello stoccaggio

PALERMO. A tappeto. E in tempo per il decollo, sull’altro versante della strategia di riciclo, della fase 2 della raccolta differenziata che ingloberà — «entro gennaio», garantisce la Rap — larghe fette della città, centro storico e l’ampio quadrilatero De Gasperi-Strasburgo innanzitutto.
La Rap lancia il bando per le nuove campane di raccolta di indumenti (ma pure scarpe, borse, accessori) usati: gara da oltre mezzo milione di euro che, come è ormai consuetudine, non premierà laconicamente il maggior ribasso, ma la qualità aziendale e i requisiti tecnico-contabili. Valore della gara, su base determinata in proiezione sul biennio, 523 mila 624 euro e spiccioli.
La definizione dei confini del porta a porta di Palermo differenzia 2 incideranno sulla distribuzione dei contenitori, che non verranno posti neppure nell’area 1 già coperta, e «parte dei quali — la precisazione della Rap — verrebbero ricollocati». Tuttavia, dove non ci saranno i contenitori, «cioè nelle zone dove funzionerà la differenziata “a domicilio” — annuncia la Rap — abbiamo già studiato la raccolta degli abiti con il porta a porta, da concordare con l’aggiudicataria, come per le altre tipologie e negli stessi turni. Da una a tre le fasce orarie: dalle 22 alle 4, dalle 4 alle 10, dalle 13 alle 18».
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