PALERMO. Dodici milioni di euro in arrivo per i 9 comuni del distretto 42 (Palermo, Ustica, Lampedusa-Linosa, Monreale, Altofonte, Villabate, Santa Cristina Gela, Piana degli Albanesi e Belmonte Mezzagno) dai fondi nazionali del Piano di azione e coesione per gli anziani e la prima infanzia, gestito dal Ministero dell'Interno. Il piano, approvato lo scorso 5 agosto, prevede una lunga lista di interventi che sono stati programmati nei mesi scorsi dai sindaci del Distretto, con l'ufficio di gestione del piano di zona. Per gli anziani, in particolare, sono previsti: gli interventi per i servizi domiciliari (Adi-assistenza domiciliare integrata) per 300 cittadini con prestazioni sanitarie e socio-assistenziali coordinate tra comune e asp; servizio di assistenza domiciliare per 511 cittadini, con interventi diretti a persone o a nuclei familiari che, in particolari contingenze o per una non completa autosufficienza, non siano in grado, anche temporaneamente, di soddisfare le esigenze personali e domestiche. E ancora: un progetto sperimentale per 35 pazienti allettati non autosufficienti; acquisto di tre veicoli per il trasporto dei disabili. Per gli la prima infanzia, sono invece previsti i seguenti servizi: apertura degli asili nido nei mesi di luglio a Palermo (474 bambini nel 2015 e 750 nel 2016); prolungamento della fascia oraria pomeridiana per tre asili nido a Palermo (90 bambini); accreditamento nella città di Palermo di nidi privati per la fruizione di 121 buoni di servizio, per un importo complessivo di oltre 780 mila euro; a Palermo, creazione di spazi gioco (212 bambini), 2 centri per famiglie e bambini (80 bambini). Per ognuno dei comuni del distretto ad eccezione di Ustica e Monreale: un centro per famiglie e bambini mediante il recupero di edilizia già esistente; totale 100 bambini; per il comune di Monreale uno spazio gioco per 100 bambini; per il comune di Ustica un centro per bambini e famiglie per 40 bambini Per il sindaco Leoluca Orlando, «questo piano, insieme al piano di zona già presentato alla Regione, rappresenta un passo avanti per le politiche sociali della città sia perchè è il frutto di un lavoro corale che ha coinvolto il pubblico ed il privato sociale, sia perchè permetterà di offrire nuovi e migliori servizi ai bambini e agli anziani».
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