PALERMO. Operare in rete e aiutare chi ha più bisogno: è questo l'obiettivo del progetto Soss. (Servizi di ospitalità in situazioni di svantaggio sociale), finanziato dalla Regione con i fondi Po-Fesr 2007-2013 e che sarà gestito dal Comune, capofila del progetto, assieme all'Ispettoria salesiana sicula, alla cooperativa sociale Sviluppo solidale, all’onlus Apriti Cuore, all’associazione Progetto Giovani, alla Confraternita San Giuseppe dei falegnami, braccio operativo della Caritas cittadina, alla cooperativa sociale Al Azis. Un’iniziativa che mette insieme pubblico e privato, per rispondere ai bisogni di chi è più debole. Destinatari degli interventi sono persone senza fissa dimora, soggetti in stato di povertà assoluta o privi temporaneamente di un supporto socio-familiare, come migranti, richiedenti asilo, alcool e tossicodipendenti. I servizi possono sintetizzarsi in quattro macro-aree, definite nodi. Il primo è il Pronto intervento sociale (Spis) che avrà sede nei locali di Palazzo Magnisi, all’interno dell’Unità organizzativa Emergenze sociali del Comune, e sarà a favore di persone che si trovano in condizione di grave disagio per problemi di abbandono, isolamento e maltrattamento. Il servizio, che è gratuito, sarà attivo 24 ore su 24, nei feriali e nei festivi.
Il secondo nodo prevede un servizio di ricovero e accoglienza per migranti e coloro che richiedono protezione internazionale, operativo nei locali dell’Ispettoria salesiana. Durante il periodo di residenza, che non potrà superare i tre mesi, si faciliterà la loro integrazione con la conoscenza della lingua italiana e il disbrigo di pratiche burocratiche. Il terzo nodo prevede l'accoglienza per persone fragili presso i locali della Caritas di vicolo San Carlo 62. Verrà data l'opportunità a chi è in difficoltà abitativa di avere una accoglienza temporanea all'interno del dormitorio, dove ci sono 20 posti letto (15 uomini e 5 donne), ed è già inserito nel mondo del lavoro o in cerca di una prima occupazione.
Il quarto servizio ha il nome di «Banco del Bisogno» e si occuperà della raccolta delle eccedenze alimentari, dei prodotti igienico-sanitari e dei farmaci da banco e la successiva redistribuzione degli stessi ad enti che si occupano di assistenza e di aiuto ai poveri ed agli emarginati. «L’inclusione sociale non può essere affidata a singoli interventi settoriali — spiega Patrizia Di Majo, membro del gruppo di monitoraggio e valutazione del progetto — ma deve essere il frutto di servizi integrati. L'operazione Soss si inserisce all'interno di questa politica di azione, assumendo una forte connotazione territoriale». Sono stati pubblicati inoltre, nei siti degli enti partner, gli avvisi di gara per la fornitura di beni e servizi con data ultima 1 settembre: la fornitura di un'auto di pronta emergenza, la fornitura di beni e servizi (infissi, elettrodomestici, vestiti e beni di consumo), l'acquisto di un automezzo da 9 posti.
Cooperazione in rete per aiutare i bisognosi
Via al progetto di Pronto intervento sociale
Il servizio Soss prevede mense e ospitalità a favore dei poveri, di chi non ha una casa e per integrare i migranti
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