PALERMO. Ventinove immobili confiscati alla mafia a disposizione del Comune di Palermo, ma di cui la metà è pericolante e dunque non assegnabile. Mentre a fronte di questi numeri, c’è un dato ancora più elevato: le oltre 1200 famiglie in lista di emergenza abitativa. «Il problema della casa - dichiara l’assessore comunale alle Attività sociali Agnese Ciulla, intervenuta stamattina a Ditelo a Rgs – non può essere risolto solo con alloggi sequestrati. Occorre intervenire su altri fronti, tenendo conto che non ci sono immobili comunali disponibili».
A pochi giorni dall’ultima riunione dell’Ugea, l’Unione di gestione dell’emergenza abitativa, istituita in seno al Comune, il quadro appare certo: quella dei beni confiscati da destinare alle famiglie senza casa al momento non è la strada più breve da percorrere per dare una risposta concreta e celere a chi non ha più un alloggio o è in procinto di perderlo.
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