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Tagli e stop al turn over, agitazione all’Inps di Palermo

Per il presidente del comitato provinciale la carenza di personale inciderà sulla qualità dei servizi. «Probabili iniziative che porteranno a chiusure e disagi». Entro febbraio andranno in pensione 15 dipendenti e non sono previste nuove assunzioni. Lunedì assemblea nazionale

PALERMO. Tra pensionamenti anticipati, a cui non corrispondono però nuove assunzioni, e l’aumento del carico di lavoro per il maggior numero di utenti che si rivolgono agli sportelli, cresce il malcontento tra i dipendenti dell’Inps di Palermo. A lanciare l’allarme è il presidente del comitato provinciale, Gaetano Taranto, che avverte: «Se il personale è poco soddisfatto a pagare il prezzo di un rallentamento dei ritmi di lavoro saranno i cittadini fruitori dei servizi».
Non sembra navigare in buone acque l’Istituto di previdenza di via Laurana, in cui, all’aumentare del numero di persone in difficoltà che si rivolgono agli sportelli per richiedere di accedere ai vari ammortizzatori sociali cui hanno diritto, corrisponde una graduale riduzione del personale. Quindici i dipendenti che entro febbraio andranno in pensione e a cui, però, non seguiranno nuove assunzioni e alcun turn over.
«La riduzione del personale Inps continua con il blocco del turn over - dichiara Gaetano Taranto -; il taglio dei buoni pasto di quasi il 50%, l’aumento continuo dei carichi di lavoro e collocamenti forzati in pensione, che nel mese di febbraio del prossimo anno, taglieranno unità alla consistenza organica della direzione provinciale di Palermo portando via con sè, in alcuni casi senza l’adeguato passaggio a chi rimane, professionalità e competenze».
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