PALERMO. Potrebbe essere in parte riaperta il primo ottobre una porzione del Parco Ninni Cassarà a Palermo, posto sotto sequestro ad aprile scorso per la presenza di fibre di amianto. La Procura ha disposto la rimozione temporanea dei sigilli al fine di consentire al Comune di effettuare entro il 30 settembre le operazioni di bonifica e smaltimento in un'area del parco denominata "zona verde".
Nel parco urbano le analisi del Nopa e dell'Arpa hanno consentito di individuare tre zone - verde, gialla e rossa - in relazione alla pericolosità degli inquinanti riscontrati in misura superiore ai limiti previsti dalla legge per i siti commerciali e industriali. Gli spazi denominati zona gialla e rossa, invece, resteranno off limits. Nella zona verde è stata registrata la presenza di rame, zinco, piombo e tetracloro etilene, la presenza di alogeni che si trovano nei solventi e negli svernicianti, e fibre di amianto. Nella zona rossa, invece, sono stati rinvenuti rifiuti eterogenei: sabbie vulcaniche impiegate per operazioni di sverniciatura, copertoni, plastica, rifiuti speciali e pericolosi. In quest'area saranno condotte indagini di tipo verticale e orizzontale per verificare se sussiste un rischio inquinamento delle falde sottostanti. La zona gialla, invece, e' un'area di confine, si trova a meta' strada tra la zona verde e la rossa. Qui le analisi hanno individuato la presenza delle stesse sostanze inquinanti rilevate nella zona verde anche se partecipa al rischio inquinamento della zona rossa. Dai prelievi effettuati nelle aree più sensibili (sede università, boschetto, piste di pattinaggio, campi di bocce) è stata riscontrata. la presenza di fibre di amianto ma nei limiti consentiti dalla legge. "Abbiamo accertato nel parco Cassarà - ha detto l'aggiunto Dino Petralia, che coordina l'inchiesta, in conferenza stampa a Palermo - un inquinamento generalizzato che ha tipologie e caratterizzazioni e entità diverse. Come pool ecologia abbiamo deciso di consentire al Comune di accedere per bonificare una porzione di parco entro il 30 settembre". "La presenza di amianto è confermata e le analisi ci consentono di dire che non proviene da un unico scarico ma da diversi scarichi - ha aggiunto - Questo pero' non significa che l'amianto ad esempio nell'aero dispersione non sia nei limiti di tolleranza''.
Parco Cassarà a Palermo, sì alla bonifica parziale
Riscontrata la presenza di metalli pesanti e fibre di amianto. La Procura ha autorizzato il Comune ad accedere ad una parte dell’area per l’intervento
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