PALERMO. Due occhioni grandi e neri pieni di speranza e voglia di essere amata. Un essere vivente indifeso che ha tanto amore da regalare. L’incarnazione della dolcezza e dell’allegria. Eppure qualcuno ha cercato di far chiudere per sempre quegli occhi profondi ed emozionanti. È la storia di Pallina, una meticcia di appena un anno che era la mascotte dello Sperone.Un mese fa, mentre passeggiava per le strade del quartiere palermitano, dopo aver mangiato grazie alle cure che le portava una residente della zona, un gruppo di giovani ha cominciato a perseguitarla. Dei ragazzi del quartiere l’hanno costretta ad entrare in un cassonetto della spazzatura e hanno subito provato a darle fuoco. La domanda che sorge spontanea è: per quale motivo? Nessuno. Per loro bruciare una cagnolina indifesa è stato un «divertimento».
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