PALERMO. «Palermo si apparecchia per far festa alla magnifica protagonista della sua storia: Santa Rosalia. Perché Palermo, la sfarzosa capitale del regno, celebrando la santa, celebra se stessa». È tutto pronto per il giorno del «magnifico apparato», quello che la direttrice artistica del 390° Festino, Monica Maimone, sfidando ostilità violente, ha allestito coinvolgendo circa 150 persone, quasi tutte donne, per raccontare la storia della «solitaria di Dio». Rosalia sfilerà lungo il Cassaro davanti a 300 mila persone sul carro condotto dalle donne che fanno la storia della città e giungerà fino al mare sconfiggendo le pesti di ieri e di oggi. Uno spettacolo che non riuscirà a cancellare, neppure per una notte, le grandi emergenze di una città che soffre, dove molti suoi abitanti vivono l’angoscia dell’assenza di lavoro, della mancanza di una casa, della precarietà. Ma il messaggio quest’anno è chiaro: «È arrivato Francesco, che con le sue scarpe nere da camminatore va predicando il nuovo scandalo - dice la Maimone -. La Chiesa povera per i poveri. E la fine dell’indifferenza. E la necessità di prendersi cura». La storia della Santuzza è in questo solco: «Sceglie di percorrere fino alle esterme conseguenze, la strada che Francesco ci indica oggi».
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A Palermo la notte della Santuzza
Il 390°Festino. Lo spettacolo sul piano della Cattedrale avrà inizio questa sera alle 21,15, metterà in scena la storia di Rosalia. Poi il carro percorrerà il Cassaro fino al mare
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