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Da giovedì a secco mezzo milione di cittadini in provincia di Palermo

Dopo la rinuncia di Onda Energia, i sindacati lanciano l’allarme e chiedono un intervento a Regione e Prefettura. Verso la mobilità i 202 dipendenti. Senza una soluzione, resteranno senz’acqua 52 comuni. A rischio anche oltre 100 impianti di depurazione

PALERMO. I rubinetti di cinquecentomila cittadini di 52 comuni della provincia di Palermo da giovedì prossimo potrebbero restare a secco. A lanciare l’allarme sono i sindacati dell’ex Aps e una nutrita pattuglia di sindaci della provincia, rappresentanti dell’Ato Idrico Palermo 1, che temono l’interruzione del servizio idrico, dal momento che Onda Energia, che aveva mostrato interesse per rilevare le mansioni di depurazione e distruzione delle acque effettuate finora da Acque Potabili Siciliane, non ha definito l’accordo per rilevare il servizio nel territorio palermitano.
Se da un lato i rubinetti dei comuni che usufruivano del servizio dell’ex Aps resteranno a secco, dall’altro i 202 lavoratori dell’azienda saranno costretti ad avviare le procedure per la mobilità.
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